Granarolo-Consultinvest: la presentazione di Valli e il rapporto con Allan Ray

Granarolo-Consultinvest: la presentazione di Valli e il rapporto con Allan Ray

Giorgio Valli ha un approccio ottimista al mestiere, come alla vita. Alla vigilia della sfida con Pesaro, guarda con un sorriso alle giornate che la sua Granarolo ha archiviato continuando a concentrarsi sull’appuntamento di domani. “Non si può dire che a Bologna si muoia di noia. E’ stata una settimana movimentata, ma nella mia ottica anche bella, importante. Molti hanno parlato di tensione, e certamente c’è stata, ma certi discorsi non devono essere generalizzati, devono essere di qualità. Io dico che è giusto che ci sia tensione in squadra in momenti come questi. E la giusta tensione la livelliamo noi, alzandola e abbassandola a seconda di come deve essere. Siamo professionisti, è il nostro mestiere e sappiamo come dobbiamo comportarci. Ho parlato a lungo con Allan Ray, un colloquio tra persone che si conoscono e si chiariscono, per rinforzare di più il rapporto. Chi non ha fatto sport vede tutto questo come qualcosa di eccezionale. Invece è normale prassi, normale “menage matrimoniale”, per questo mi viene da sorridere. Il fatto è che noi facciamo tutto alla luce del sole, qualcuno preferisce farlo a porte chiuse”.

Per questo, come il coach bianconero aveva peraltro già ribadito, se di nervosismo si vuol parlare bisogna sempre ricordare che è sano, positivo. “Qualche tossina a questo punto ce l’abbiamo tutti, credo non ne sia immune neppure il Cska… Sicuramente c’è una stanchezza di fondo, siamo all’ottavo mese di una stagione molto intensa. Poi dipende dai momenti della settimana in cui ci si allena. Noi siamo aperti, non nascondiamo niente, credo sia un bel segnale di forza. Durante la settimana ci sono momenti più intensi e delicati, li stemperiamo cercando un equilibrio tra lavoro fatto, tensione nervosa e dosaggio delle energie”.

Resta che Valli è soddisfatto dell’atteggiamento che i suoi uomini hanno mostrato in questi giorni. “Sì, sono contento della settimana che abbiamo passato, rivedendo anche gli errori di Cremona. Quella con Pesaro sarà una partita fastidiosa, loro con una vittoria possono trovare la matematica salvezza e sappiamo cosa vuol dire, abbiamo giocato per questo anche noi fino a due settimane fa. Verranno qui con la testa libera ma con tanta energia da spendere. Noi abbiamo bisogno di due punti per avvicinarci all’ingresso ai playoff, che si è fatto più complicato col recupero di una partita che era stata rinviata oltre due mesi fa. Però giochiamo davanti al nostro pubblico, i ragazzi ci saranno tutti, vogliono ripartire dal secondo tempo di Cremona”.

Quella che è stata, minuto dopo minuto, una partita persa, recuperata e volata via allo sprint… “E’ più difficile a volte ribaltare certe situazioni in trasferta. A Cremona abbiamo giocato dieci minuti alla pari, quindici al di sotto e quindici strepitosi, perché una squadra che gliela da su non fa un parziale di 36-13 in 14’30”. Poi nel finale punto a punto sono stati bravi loro. Adesso gli equilibri sono davvero variabili, a volte si pensa di essere in controllo, poi bastano due tiri sbagliati e tutto salta. L’importante in quei momenti è non tornare ai vecchi istinti, prendere un bel respiro e ragionare. Però questa Granarolo non è una squadra senza voglia”.

Ci sarà da affrontare una Consultinvest cambiata, rispetto alla vittoria in trasferta dell’andata. “Pesaro ha tre giocatori diversi in quintetto, rispetto ad allora, e un altro allenatore. Ha un volto diverso, ha fatto meglio nella seconda parte del campionato. Ha in Ross il primo violino, è cresciuto Judge sotto canestro, Wright ha una notevole consistenza, e Musso è un giocatore sempre sul pezzo. Una squadra molto temibile, tutti hanno la possibilità di fare 20 punti. Cosa mi aspetto? Una bella partita di squadra. Poi certo, credo che un giocatore come Juvonte, per esempio, abbia uno stimolo in più, ma l’importante è che lo esprima all’interno del gioco del team”.