LBA - Reyer, Bruno Cerella a Cantieri Aperti 365

LBA - Reyer, Bruno Cerella a Cantieri Aperti 365

Torna sul parquet “Cantieri Aperti 365” e lo fa con uno dei giocatori più vincenti delle ultime stagioni visti i tre scudetti e le tre coppa italia vinte nello spazio degli ultimi 7 anni con le maglie di Milano e Venezia. E’ stato Bruno Cerella il protagonista della video-chiacchierata organizzata dalla pagina facebook con una trentina di minuti in cui abbiamo viaggiato dai campi di gioco, al passato in Argentina, parlando anche delle lodevoli iniziative di Slums Dunk.

“Proprio oggi sono rientrato a Milano dove ho la residenza, vista la notizia arrivata dalla LegaBasket. Eravao rimasti tutti a Venezia in attesa, non solo per scelta societaria, ma anche nostra. Quando si crea un gruppo vincente c’è ancora più piacere a rimanere uniti. Ora è giusto, però, che ognuno abbia preso la sua strada”.

In questi giorni di quarantena ovviamente la vita dello sportivo professionista è radicalmente cambiata: “E’ difficile rimanere in forma, ma almeno sull’alimentazione e sul programma che ci ha dato lo staff si può lavorare. Oggi, davvero, ci rendiamo conto sempre di più di quanto sia importante lo sport nella vita delle persone. In qualche modo tantissimi a casa si stanno mettendo a fare sport, anche quelli che non l’hanno mai fatto. Mentalmente è un grande aiuto”.

Per un agonista come lui ovviamente la pallacanestro è vitale, ma non gli manca solo il parquet: “Mi manca anche la parte di gruppo dello spogliatoio, quando si ride e si scherza.  Il contatto con i tifosi, ma anche banalmente andare al campo sapendo che si dovrà affrontare qualcuno che non si conosce”.

Con lo stop del campionato la sua Reyer Venezia sarà l’ultima squadra ad aver vinto un trofeo nel 2019-20 con la Coppa Italia vinta a metà febbraio: “Non è stato facile ovviamente, ma l’abbiamo meritata. E’ stata una stagione complessa, molto bene in Eurocup, con poca costanza in campionato, ma abbiamo avuto la maturità di arrivare pronti alla Final Eight. Spesso quando ci sono momento difficili capita che un gruppo si possa sgretolare, invece noi, accentandoci ognuno il proprio ruolo all’interno del gruppo, abbiamo fatto venere quanto siamo stati uniti”.

Poi è arrivato il momento dello sketch organizzato dai ragazzi di Cantieri Aperti 365 con la partecipazione straordinaria di Tommaso Marino, playmaker di Ravenna, grande amico di Bruno e collaboratore dell’argentino nell’associazione Slums Dunk.

Tra una gag e l’altra in cui i due hanno raccontato di un curioso episodio che ha visti loro coinvolti in un epico Galatasaray-Teramo a Istanbul e di quello in cui sono rimasti in difficoltà in auto in Botswana, hanno parlato anche della loro attività anche legata alle difficoltà attuali del coronavirus: “ Dobbiamo ricordarci che in Africa c’è una situazione completamente diversa dalla nostra a livello abitativo. Le case lì sono un punto di appoggio, poi le persone rimangono fuori tutto il giorno, se il virus dovesse arrivare con la forza con cui è arrivato in Italia sarà davvero complicato. Per quel che ci riguarda ci concentreremo molto sulla parte sanitaria e sulla formazione sanitaria. Vogliamo che il basket non sia solo usato per fare sport, ma che sia anche un strumento per educare. Ora vedremo come programmare qualcosa che possa essere davvero utile. E’ importante continuare l’attività per tenere lontano tanti ragazzi dalla droga, prostituzione e violenza”.

Tornando al basket il giocatore nativo di Bahia Blanca ha raccontato il suo percorso sportivo davvero incredibile: “Se torno indietro e penso che a 17 anni sono arrivato dall’Argentina a Massafra, in provincia di Taranto, a fare la C2 e ora penso che sono arrivato anche in Eurolega penso che sia stato un qualcosa di grandioso, passando da tutte le tappe che ricordo con affetto. Una delle mie soddisfazioni più grandi è stata quando Langford, l’attaccante più forte che abbia mai incrociato, dopo aver vinto il trofeo di “best scorer” di Eurolega, ha pubblicamente ringraziato me e Moss per il lavoro che gli abbiamo fatto fare in allenamento. Tutto il percorso è stato fatto con dedizione. E’ una cosa bella da raccontare ai giovani. Non c’è bisogno per forza di sognare di nascere predestinati come Doncic, con costanza e impegno i sogni possono diventare realtà”.

Prossimo appuntamento venerdì 10 aprile alle 18.30 con la partecipazione dell’ala della Virtus Bologna e della Nazionale “Pippo” Ricci.