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| Virtus Bologna, la nuova Arena da 10000 posti, obiettivo Natale 2024

LIVE | Virtus Bologna, la nuova Arena da 10000 posti, obiettivo Natale 2024

A Palazzo d'Accursio, il sindaco di Bologna Lepore e il patron di Virtus Segafredo Massimo Zanetti presentano il nuovo palasport. L'Arena, che sarà da 10000 posti, è stata pensata non solo con le caratteristiche di una struttura sportiva polifunzionale, ma anche per garantire efficienza e versatilità in caso di esposizioni fieristiche, con adeguate superfici e altezze libere.

Il risultato è un impianto flessibile, non solo per quanto riguarda le dimensioni del campo – garantendo la conformazione base del campo da basket di 28×15 m per la configurazione sportiva – ma anche il numero e la posizione delle tribune: grazie ad un rapido sistema di montaggio/smontaggio è possibile sia una diversa capienza dello spazio sia un incremento della visibilità del campo, garantendo la massima efficienza in ogni configurazione del padiglione, da quella sportiva a quella fieristica fino potenzialmente a quella di arena per eventi e spettacoli.

Nella progettazione delle tribune le gradinate sono state avvicinate il più possibile all’area di gioco, per migliorare l’esperienza degli spettatori. A supporto di questo aspetto è stato tenuto conto delle linee guida internazionali e dei requisiti specifici della disciplina della pallacanestro rispettando i valori di visibilità imposti da FIBA e Eurolega.

Il progetto dell’arena prevede la possibilità di implementare il catino di spazi prestigiosi quali postazioni esclusive e sky box. Ricalcando inoltre le arene contemporanee europee e americane, lo sviluppo del progetto riporrà particolare attenzione agli spazi riservati a pannelli e visori destinati alla grafica, a scenografie e alle comunicazioni pubblicitarie, integrando l’intervento senza interferire con la visibilità del pubblico. Di seguito alcune delle parole dei protagonisti.

Massimo Zanetti. "Feci una promessa quando ho preso la Virtus e con questo atto spero di aver mantenuto tutte le promesse, ovvero di dare una casa definitiva alla Virtus. Anche perché un bel giorno io non ci sarò, chi verrà alla Virtus la troverà sistemata nella sua casa. Per restare in EuroLeague è fondamentale avere l'impianto adeguato. Bologna è la mia città, professionalmente sono nato e sempre stato qua dal 1973. Si tratta di una città commerciale e che accoglie, è molto altruista, e la Fiera ne è un esempio. L'altra grande realizzazione è quella della squadra femminile che devo sempre tirare fuori, spero che riesca quest'anno a arrivare a un Coppa di qualche genere. Anche per loro avere un impianto di questo tipo spero possa fare crescere l'immagine del basket femminile. Sono convinto che faremo una cosa molto bella, ringrazio i cittadini bolognesi".

Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ha dato i dettagli sull'operazione: "L'investimento si aggirerà sui 55 milioni di euro. Quando ci siamo promessi di rilanciare la fiera, dopo il covid, abbiamo messo come priorità il massimo sfruttamento di ogni padiglione. Il 35 è l ultimo rimasto, ed ora che il resto della Fiera è tornata a numeri pre-covid, è giunto il momento di riqualificare anche questo padiglione. L’obiettivo è quello di creare un ambiente stabile e non più precario, una struttura con più scopi.
L’ambizione è quella di creare il quartiere fieristico più internazionale d’Italia, strutturando un calendario fitto e che si possa integrare nelle attività cittadine. Il progetto padiglione 35 si inserisce in questa idea. Sappiamo che per Bologna il basket non è cosa di poco conto, e puntiamo a completare quest’ opera tra Natale 2024 e Gennaio 2025.

Matteo Lepore, sindaco di Bologna: "Oggi presentiamo la nuova Arena Sportiva della virtus realizzata con la Fiera per proseguire la nostra visione del quartiere fieristico della città. Si inserisce in un progetto iniziato con i nuovi spazi come il tecnopolo nel progetto del quartiere della conoscenza. È anche un messaggio all’Eurolega di basket per dire che la Virtus è tornata.
Ho anche un sogno che è quello di avere grande affluenza nel basket femminile, come ho visto in Spagna per una partita di calcio tra Barcellona e Real Madrid. L’idea è che il quartiere fieristico diventi un luogo pubblico, di ritrovo, ma ne parleremo più avanti."

La grande sede di BolognaFiere diventerà sempre più un pezzo di città, specializzata non solo per grandi eventi espositivi ma più aperta ad altre utilizzazioni, come è accaduto recentemente con l’apertura della sede del Comunale Nouveau, diventando così un unicum a livello internazionale. La parte della Fiera che si affaccia su Piazza della Costituzione e su viale Aldo Moro, sarà sempre più accessibile, anche grazie alla realizzazione della linea rossa del tram, che ha due fermate proprio in viale Aldo Moro e viale della Fiera, e la realizzazione di nuove sedi per lo spettacolo, eventi sportivi e intrattenimento renderanno il quartiere vissuto e vivibile sempre, non più solo in occasione di eventi fieristici. L’apertura di nuove sedi per lo spettacolo e l’intrattenimento porterà una nuova animazione alla zona che comprende anche piazza Renzo Imbeni e si estende fino all’ingresso ovest Costituzione, dove si trovano le altre strutture per lo spettacolo (Teatro Europauditorium e Comunale Nouveau), configurando progressivamente un vero e proprio distretto dell’intrattenimento. Concepito sull’attuale sedime del Padiglione 35, il padiglione nascerà nel crocevia tra Piazza Aldo Moro, collegamento tra il centro di Bologna, la prima periferia, e il Viale della Fiera, punto di affaccio privilegiato rispetto alle arterie carrabili più importanti della Città, autostrada e tangenziale. Sarà accessibile sia dalla piazza interna a viale Aldo Moro (dove affaccia il padiglione 34, ingresso sud) che dal parcheggio prospiciente viale della Fiera. Dal lato di via Aldo Moro, caratterizzato anche da un flusso pedonale, è stato immaginato un grande portale per un accesso immeditato e diretto delle persone, mentre sul versante di Viale della Fiera, carrabile, si è dato maggiore risalto all’iconicità della struttura per renderla immediatamente riconoscibile. Relativamente all’accesso su Aldo Moro, lo sviluppo del progetto valuterà una riqualificazione della piazza stessa, oltre ad una riorganizzazione degli accessi e degli ambienti dei padiglioni fieristici ad essa adiacenti, al fine di divenire una nuova porta di accesso funzionale al nuovo edificio e, più in generale, a tutto il parco fieristico. Dal punto di vista architettonico, il progetto è caratterizzato da un basamento alto circa 10 metri, su cui si colloca il volume ospitante l’arena che raggiunge un’altezza di 25 metri. Il volume e le facciate scenografiche rendono il nuovo padiglione un landmark di notevole impatto e, allo stesso tempo, semplice e ben inserito nel contesto del quartiere. Esternamente, infatti, il volume è avvolto da un “involucro dinamico”, una facciata che sfila tutto attorno al perimetro dell’edificio andando a racchiuderlo: una quinta urbana, su cui si potrà proiettare ciò che accade, mostrandosi quindi come una grande lanterna sospesa che racconta ai visitatori, ai tifosi e alla Città le attività che avvengono all’interno di esso. Tra gli obiettivi del progetto, vi è la massimizzazione del piano terra per ottenere una superficie libera espositiva la più ampia possibile in modo da ospitare, a seconda delle necessità, il catino dell’arena o, quando viene parzialmente smontato, esposizioni fieristiche. Per questo motivo all’interno del padiglione si prevede la collocazione delle funzioni “fisse” permanenti – come gli ascensori, le scale, gli spogliatoi e i servizi – nelle ali laterali mentre le funzioni “versatili” mobili – tra cui i campi di allenamento sportivo, parte delle sedute e la zona di hospitality pensata per accogliere il pubblico Vip durante le partite – nelle ali centrali. Grazie a questa distribuzione, il piano terra del padiglione potrà essere utilizzato in modo dinamico a seconda delle diverse configurazioni: sportiva, espositiva, congressuale e potenzialmente di pubblico spettacolo.