NBA - I Suns si erano illusi, adesso c'è da smantellare e ricostruire

Otto vittorie nelle prime nove partite stagionali del 2024-25 avevano illuso tutta l'Arizona che questo "Big Three" con Booker, Durant e Beal potesse essere la mossa giusta per riportare la squadra alle Finals, dove nel 2021 avevano dovuto cedere il passo a Giannis Antetokounmpo e ai Bucks. Invece, complici tanti infortuni e tentativi di cambiamenti in corsa, sono arrivate tante sconfitte, l'ambiente si è depresso, e la caduta di ieri sera contro dei Thunder privi di tre titolari tra cui Gilgeous-Alexander, è la consapevolezza di aver toccato il fondo: sfumata anche l'ultima illusione di un play-in.
Adesso è chiaro l'errore di prendere Bradley Beal, un giocatore con un contratto devastante per le finanze di una franchigia - 160 milioni fino al 2026-27 complessivi - e devastante per un roster con la sua clausola di non scambio. Una volta rotto il disco, Phoenix ha cercato di scuotere le cose cambiando il quintetto titolare, inserendo Nick Richards al posto di Jusuf Nurkic o facendo uscire Bradley Beal dalla panchina. O dando la possibilità ai giovani giocatori di sostenere le tre stelle. Soluzioni che hanno avuto effetti solo a breve termine.
"Non è un singolo fattore, una singola persona, un singolo giocatore o un singolo allenatore, il problema. Quando hai avuto una stagione così brutta, è una combinazione di tante cose. Penso che la parte più frustrante sia essere stati così vicini qualche anno fa a un titolo, ed essere tornati indietro dove siamo oggi", ha detto Booker che sembra essere l'unico giocatore intoccabile della squadra. "È estate, è tempo di digerire, guardare indietro, vedere cosa è andato storto e confrontarlo con quando le cose hanno funzionato ed esprimerlo."
Non è chiara neanche la posizione di Budenholzer, che qualcuno vede in estate prossimo coach a Denver. Ha difficoltà a individuare la ragione principale di questo fallimento: "Non ci mettiamo il dito sopra, non c'è nessun messaggio magico, nessun video magico. Devi andare lì, fare le cose. Dobbiamo metterli in una posizione migliore, dare loro più soluzioni. Non c'è spiegazione del perché non ci siamo riusciti." E dichiara di non aver parlato ancora con la proprietà del suo futuro in Arizona.