NBA - Il CBA impedisce a Ty Jerome di vincere il Most Improved Player

NBA - Il CBA impedisce a Ty Jerome di vincere il Most Improved Player

Uno dei segreti più lampanti nella bellissima stagione dei Cleveland Cavaliers è senza dubbio l'emersione del talento di Ty Jerome. Una progressione incredibile: due anni fa aveva terminato l'annata a Golden State con medie di 6,9 punti, 1,7 rimbalzi, 3,0 assist in 45 gare, per firmare un biennale con i Cavaliers da appena 5 milioni di dollari. Il 28 ottobre 2023 si era infortunato ad una caviglia tanto da perdere tutta la stagione, chiusa con medie di 2,0 punti e 1,5 assist in appena due presenze. In questo 2024-25 ha messo insieme in 69 partite 12,4 punti, 1,5 rimbalzi, 3,3 assist di media: numeri sufficienti per concorrere con buone probabilità di successo al titolo di Most Improved Player, giocatore più migliorato, se non fosse per il contorto regolamento del CBA, il contratto collettivo dei giocatori con la Lega. Cui bastano 65 presenze per poter vincere uno qualsiasi dei premi stagionali, ma che richiede che il giocatore sia stato in campo almeno un minimo di 20' in quasi tutte le partite... Una regola che vuole penalizzare giocatori come Kawhi Leonard ai Clippers o Joel Embiid a Philadelphia perennemente alle prese ad evitare i back-to-back, e costringere le squadre a presentare la migliore formazione possibile senza troppi calcoli, punisce invece un emergente.