A2 - Torino non si ferma più: altro stop per la Gesteco Cividale

La Reale Mutua Basket Torino non si ferma. Dopo la pausa per la Coppa Italia, i gialloblù torinesi sono tornati in campo e hanno tenuto viva la loro serie positiva di vittorie, espugnando un campo difficilissimo come quello della UEB Gesteco Cividale. In Friuli è andata in scena una vera propria battaglia, combattuta, non eccezionale dal punto di vista estetico, ma che si è conclusa con il successo per i ragazzi di coach Moretti. Con le difficoltà legate ai problemi di falli – Ajayi uscito all’inizio del quarto quarto – e le percentuali basse al tiro, sono state fondamentali l’ennesima prestazione maiuscola di Kevion Taylor, autore di 23 punti, e il carattere in difesa della squadra piemontese. Il risultato finale è 54-56 per la sesta vittoria consecutiva di Torino che va a 34 punti. Terzo stop consecutivo in questa stagione regolare invece per la squadra di coach Pillastrini che resta a 38 punti.
CRONACA
La partenza premia i padroni di casa, con Torino che deve ritrovare il ritmo partita mentre Cividale prova subito a scaldare il proprio pubblico, conducendo nei primi minuti di gioco. Se da una parte la difesa torinese regge, le difficoltà nella prima frazione emergono soprattutto nella metà campo offensiva, con le percentuali che restano basse nonostante una discreta costruzione di gioco. Buono l’approccio alla gara di Gallo, al suo rientro in campo dopo un mese di stop per infortunio. Alla prima pausa è 15-11 Cividale.
Torino ancora in difficoltà nel trovare continuità in attacco, questa volta inciampando anche in qualche imprecisione di troppo in fase di costruzione. Cividale prova così ad abbozzare un primo allungo ma arriva puntuale la risposta torinese con Severini e Schina, poi si sblocca Ajayi per tenere tutto in equilibrio (23-23 al 16’). Cividale però continua ad alzare l’intensità ed è avanti alla pausa lunga sul 29-25.
Alla ripresa dei giochi la Reale Mutua deve fare i conti con seri problemi di falli: subito dopo essersi sbloccato, Ajayi commette il suo quarto personale costringendo coach Moretti a reinventarsi le rotazioni. Ci pensa così Kevion Taylor, come a Verona, a caricarsi sulle spalle l’attacco torinese nel terzo quarto. La guardia americana si scalda dall’arco e tiene i suoi a contatto con i padroni di casa, trovando anche il momentaneo vantaggio prima dell’ultimo colpo friulano per rimanere avanti alla chiusura del terzo quarto sul 45-44.
Torino rimane attenta in difesa, contenendo per quanto possibile le due punte di riferimento friulane (Redivo e Lamb), e continua ad affidarsi a Taylor in attacco per portarsi in vantaggio in apertura dell’ultimo quarto. Il punteggio rimane comunque in bilico ed è tutto apparecchiato per un finale al cardiopalma tra due squadre che si sono date battaglia per tutto il corso della gara (49-50 a 5 minuti dal termine). Torino trova la via del canestro sull’asse Schina-Ladurner e difende con grande carattere il vantaggio creato, fino alla tripla di Redivo che si infrange sul ferro e sigilla la vittoria torinese. Il finale è 54-56.
UEB Gesteco Cividale - Reale Mutua Torino 54-56 (15-11, 14-14, 16-19, 9-12)
UEB Gesteco Cividale: Lucio Redivo 14 (3/13, 2/7), Doron Lamb 12 (2/6, 1/5), Micheal Anumba 7 (2/3, 1/2), Eugenio Rota 6 (1/2, 1/3), Gabriele Miani 6 (3/3, 0/1), Matteo Berti 4 (2/4, 0/0), Giacomo Dell' agnello 2 (1/3, 0/1), Martino Mastellari 2 (1/2, 0/1), Leonardo Marangon 1 (0/1, 0/2), Francesco Ferrari 0 (0/3, 0/2), Niccolò Piccionne 0 (0/0, 0/0), Savio andrea Schneider 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 9 / 14 - Rimbalzi: 42 10 + 32 (Giacomo Dell' agnello, Francesco Ferrari 9) - Assist: 11 (Eugenio Rota 3).
Reale Mutua Torino: Kevion Taylor 23 (4/12, 4/8), Antonio Gallo 8 (2/3, 1/1), Matteo Schina 7 (2/5, 1/5), Ife Ajayi 7 (1/5, 1/4), Giovanni Severini 5 (1/1, 1/2), Maximilian Ladurner 4 (2/7, 0/0), Matteo Ghirlanda 2 (1/3, 0/1), Aristide Landi 0 (0/0, 0/3), Fadilou Seck 0 (0/1, 0/0), Federico Avino 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 6 / 7 - Rimbalzi: 35 6 + 29 (Giovanni Severini , Matteo Ghirlanda 7) - Assist: 8 (Matteo Schina 5).