Serie B - Tempo di bilanci per la Raggisolaris Faenza

Serie B - Tempo di bilanci per la Raggisolaris Faenza

E' tempo di bilanci in casa Raggisolaris a pochi giorni dalla conclusione della stagione 2015/16. La dirigenza è già da tempo al lavoro per gettare solide basi in vista della prossima annata sportiva che vedrà la squadra partecipare per la seconda stagione consecutiva al campionato di serie B, con l'obiettivo di dare continuità al buon campionato terminato lo scorso 23 aprile a Piombino con la salvezza diretta.

 

"Siamo chiaramente soddisfatti - afferma il general manager Andrea Baccarini -. In questa stagione abbiamo pagato più degli anni scorsi lo scotto di essere una matricola, perchè la serie B è un campionato difficile ed è già professionistico a tutti gli effetti dal lato organizzativo e gestionale. Abbiamo avuto momenti difficili, ma con il lavoro in palestra siamo cresciuti molto nel corso dei mesi ed infatti nel girone di ritorno abbiamo tenuto testa a tutte le squadre, prime della classe comprese".

 

Quale è stata la vostra forza?

"Grande merito è stata la coesione del gruppo. L'impegno non è mai mancato e c'è sempre stata la giusta cattiveria agonistica da parte di tutti. Siamo anche stati sfortunati, perchè molte volte gli episodi sono stati contrari, ma anche in quelle occasioni nessuno ha mai mollato. Alla fine abbiamo conquistato la salvezza diretta che era il nostro primo obiettivo stagionale. Certo, con qualche vittoria in più avremmo potuto lottare per altri traguardi più ambiziosi, ma siamo comunque molto contenti per il nostro primo anno in questa grande realtà".

 

Dopo tante stagioni da record avete vissuto periodi difficili: quale è stato il periodo più duro dell'anno?
"A fine marzo dopo la sconfitta casalinga contro Bottegone, perchè dopo quel ko avevamo soltanto due punti di vantaggio sui toscani e lo scontro diretto a sfavore a tre giornate dalla fine: eravamo con più di un piede nei play out. In quel momento sono nati dubbi ed è mancata l'autostima considerando anche che era il quinto ko consecutivo. La situazione poteva precipitare e il gruppo avrebbe potuto mollare e anche noi dirigenti non avevamo mai dovuto affrontare simili situazioni nelle ultime annate".

 

E invece cosa è accaduto?
"Non era facile restare uniti, ma la dirigenza ha parlato alla squadra per caricarla e motivarla e anche i giocatori si sono confrontati tra di loro. Questa strategia ha portato ognuno a prendersi le proprie responsabilità ed infatti dalla partita successiva c'è stato il riscatto. Abbiamo vinto con ampio scarto lo scontro diretto a Livorno, poi in rimonta con Oleggio ed infine sbancato Piombino, che si giocava il terzo posto. Con la forza del gruppo siamo ancora una volta usciti dai momenti duri".

 

Il rush finale con tre vittorie incredibili è stato il vostro fiore all'occhiello.

"La rimonta che abbiamo compiuto in poche giornate su Oleggio resterà a lungo nella nostra memoria. Credo che questa salvezza rappresenti davvero un campionato vinto per una società giovane come la nostra e a Piombino abbiamo vissuto le stesse sensazioni di una promozione. Abbiamo vinto dentro e fuori dal campo, perchè la scorsa estate ci siamo dovuti strutturare a livello societario in poco tempo, curando degli aspetti delicati dal lato organizzativo ed economico non semplici, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo senza disputare i play out".

 

Cosa devono aspettarsi i tifosi per il futuro?

"Sicuramente si divertiranno molto. Ora dobbiamo consolidarci e compiere un altro passo avanti facendo un salto di qualità. Abbiamo costruito una base importante che deve essere fortificata, puntando a crescere e a migliorarci, grazie anche all'esperienza maturata in questi mesi. Abbiamo avuto difficoltà e le abbiamo superate, facendo anche autocratica in certi momenti e con questo spirito ci prepariamo a pianificare la nuova stagione".

 

I Raggisolaris sono davvero una favola sportiva: non capita spesso di vedere il gruppo di una promozione brillare anche in un campionato difficile come la serie B.

"In estate abbiamo scelto di non cambiare il nucleo che aveva vinto la C Gold e durante l'anno non ci siamo mai ricreduti, perchè ci siamo sempre fidati di questi giocatori. Alcuni movimenti di mercato ci sono stati, ma la nostra filosofia non è mai cambiata. Merito anche dei nuovi arrivati che si sono integrati a meraviglia".

 

C'è un giocatore che l'ha colpito maggiormente per il rendimento avuto?

"Premesso che tutti i ragazzi sono da applaudire, perchè non si sono mai risparmiati, vorrei menzionare i due giovani del gruppo Emanuele Pini e Lorenzo Benedetti. Pini è una scommessa vinta, perchè abbiamo puntato su di lui vedendo un grande potenziale e sul campo è stato spesso protagonista nonostante venisse da una retrocessione in C Silver e fosse al debutto in questo torneo. Anche Benedetti non ha sofferto la serie B, sopperendo molto bene alla lunga assenza per infortunio di Dal Fiume facendosi trovare pronto. Il fatto che sia un faentino doc cresciuto nel vivaio del Basket '95 ci riempie maggiormente d'orgoglio".

 

La terza serie di pallacanestro mancava a Faenza da inizio Anni Novanta: come ha risposto Faenza?

"Alla grande sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo ringraziare l'Amministrazione Comunale nelle persone del sindaco Giovanni Malpezzi e dell'Assessore allo sport Claudia Zivieri e le aziende che ci hanno aiutato nel nostro progetto".

 

E i tifosi: il colpo d'occhio al PalaCattani era davvero suggestivo.

"Il pubblico è soltanto da applaudire, perchè non ha mai perso la fiducia nella squadra, supportandoci ma anche sopportandoci nei momenti difficili, quando le vittorie non arrivavano. La risposta è stata positiva anche a livello numerico e se giocassimo in un impianto più piccolo l'impatto dei tifosi sarebbe stato ancora maggiore. Chiaramente siamo contentissimi del PalaCattani, perchè ci ha permesso di organizzare tante iniziative durante le partite che hanno divertito il pubblico".

 

I Raggisolaris si sono ancora una volta messi in luce per la programmazione e per l'impatto che sta avendo sulla città.

"L'estate scorsa siamo dovuti crescere in fretta e in poche settimane, creando un nuovo assetto societario e facendo entrare nuovi soci. Insieme a Filippo Raggi abbiamo deciso di puntare su Cristian Fabbri, responsabile delle giovanili, e su Andrea Castellari, che ha giocato anche in prima squadra, persone stupende che hanno confermato di avere le nostre stesse ambizioni e la nostra stessa idea di creare un progetto che potesse coinvolgere la città e i giovani. Castellari è con noi sin dal 2011 quando abbiamo deciso di compiere il grande salto e anche Fabbri con il suo Basket '95 ha sempre portato avanti una preziosa collaborazione nel corso degli anni che ha dato grandi frutti. La nostra forza è stata quella di essere sempre coerenti con il nostro progetto legato ai giovani e al voler riportare in alto la pallacanestro faentina e per questo motivo la scorsa estate è nata la Raggisolaris Academy, centro di minibasket che ha già molti iscritti di ogni età".

 

La scorsa estate è cambiata la geografia della pallacanestro faentina: come si collocano i Raggisolaris in questo scenario?

"Credo che rappresentiamo una eccellenza cittadina, perchè sono i numeri a supportarci e l'entusiasmo della piazza. Abbiamo creato un percorso che parte dal minibasket e arriva fino ad un campionato nazionale come la serie B, uno scenario che mancava da anni in città e che ci ha fatti diventare un punto fermo nel panorama cittadino da tempo. Il nostro modo di lavorare ha permesso alla città di identificarsi nella società e il riscontro c'è stato durante le partite da parte dei bambini più piccoli che cercavano giocatori per fotografie o autografi e da parte delle famiglie, entusiaste del nostro progetto. Queste sono le grandi soddisfazioni che ci danno gli stimoli per andare avanti e continuare su questa strada".