QF Mondiali 2023: nella vittoria con l'Olanda il vero livello dell'Italia

Era importante vincere ed è stato fatto. Ma la difficoltà con la quale la Nazionale ha battuto i Paesi Bassi ha confermato che siamo ancora indietro
29.11.2021 22:43 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
QF Mondiali 2023: nella vittoria con l'Olanda il vero livello dell'Italia
© foto di Savino Paolella

Con qualche affanno ed un po' di paura l’Italia ha battuto l’Olanda nella seconda partita del girone di qualificazione ai Mondiali del 2023, 75 a 73 come avete letto qui. Era necessaria una vittoria a qualunque costo dopo il brutto quarto finale di San Pietroburgo ed è arrivata insieme a tanti segnali importanti sui quali bisogna riflettere.

Il primo e più importante dei quali è che senza i nostri giocatori più forti siamo ancora meno “presenti” in campo, ancora più leggeri ed ovviamente molto meno abituati a giocare partite di questo tipo. E’ tutto molto banale ma l’estate meravigliosa che la nostra Nazionale ci ha fatto vivere non deve farci dimenticare che ancora non siamo tornati sul podio di alcuna manifestazione e che siamo indietro rispetto a tante, troppe nazioni. Alla luce di questo le considerazioni appena espresse diventano un po' meno ovvie. E la gara con la modesta – benchè ben allenata da Maurizio Buscaglia – Olanda, o Paesi Bassi, ha confermato che il livello della nostra pallacanestro è questo: combattere per vincere di due punti con una’avversaria debole.

Lo si è visto tutte le volte, almeno tre, nelle quali Vitali e compagni sono andati in vantaggio di più di dieci punti ed hanno sempre permesso agli olandesi di rientrare in partita. Nei primi due quarti alcune giocate degli azzurri sono state un po' superficiali, leggere, troppo da spettacolo senza che ce ne fossero i presupposti. E quando nel terzo quarto, iniziato avanti di 8 punti sul 47 a 39, l’Italia non ha segnato dal campo per 7 minuti e 10 secondi, s’è vista tutta l’inesperienza di un gruppo che solo grazie ad una buona applicazione difensiva è riuscita a contenere la verve da tre punti degli avversari.

Ancora, avanti di 10 all’inizio dell’ultimo periodo, 60 a 50, abbiamo subito un parziale di 7 a 19 in circa sette minuti di partita perché contrariamente a quanto accaduto sino a quel momento, non abbiamo trovato le misure difensive sul loro pick&roll centrale dal quale i Paesi Bassi hanno fatto partire attacchi lenti ma ben fatti che si sono concretizzati in tiri da tre – alla fine il 44% - o comodi appoggi da sotto canestro. Sul 67 a 69 la squadra di coach Sacchetti si è compattata intorno a quella che è stata una colonna dell’intera partita, Nicola Akele, e poi su Stefano Tonut che ha messo una tripla di importanza colossale. Subito dopo ancora Akele ha segnato da sotto e dopo Michele Vitali ha cementato la sua partita da capitano con un recupero difensivo straordinario e col libero che a mezzo secondo dalla fine ha chiuso la questione. Ecco il tabellino

Nella prossima finestra di febbraio avremo il doppio impegno con l’Islanda che pur avendo battuto all’esordio proprio i Paesi Bassi, sembra essere la più debole del girone. Ma sarà determinante fare tesoro di questa vittoria con gli orange perché la Nazionale sappia riconoscere il momento decisivo delle partite per chiuderle con largo anticipo ed evitare finali punto a punto nei quali le sorprese sono possibili a chiunque. Perché, va ripetuto ancora una volta, non siamo – ancora – una squadra dominante e non lo saremo nemmeno fra tre mesi perché nemmeno allora ci saranno i Datome, Melli e compagnia.