BOP e Coach: all'Olimpia Milano è il momento di ovviare a una scelta disastrosa

03.11.2023 10:50 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
BOP e Coach: all'Olimpia Milano è il momento di ovviare a una scelta disastrosa
© foto di SAVINO PAOLELLA

Non ci piace insistere continuamente su certe nostre convinzioni, ma due notizie apparse negli ultimi giorni ci inducono a qualche riflessione sul ruolo di "presidente delle basketball operations" che fu attribuito a Ettore Messina all'atto del suo ingaggio all'Olimpia Milano oltre a quello di allenatore. Una decisione che ci ha visti sempre all'opposizione fin da subito, e che abbiamo sottolineato qualche volta con garbo per non annoiare i nostri lettori. La prima è stata una intervista all'ultimo dirigente assunto dal club, Gianmaria Vacirca, noto esperto di mercato e di scouting. Non l'avevamo ripresa ritenendola a torto di scarsa importanza. Vacirca dipinge il suo ruolo all'interno dell'Olimpia come quello del "prezzemolino tuttofare" che va a mettere una pezza dove la pur longa manus del BOP non riesce ad arrivare perché il giorno ha soltanto 24 ore. De-responsabilizzazione assoluta: così l'abbiamo capita noi.

La seconda è un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 2 novembre a firma Daniele Dallera che ha chiesto a gran voce la fine del doppio incarico di Messina all'Olimpia. È la seconda volta che questa critica viene rivolta nel 2023 alla dirigenza Armani, l'unica che può intervenire e che forse ci sta pensando. Il fallimento nel doppio ruolo di Tom Thibodeau ai Timberwolves e quello di Federico Pasquini alla Dinamo Sassari (due dirigenti il cui valore non è assolutamente in discussione) sono i due casi più lampanti di una moda che è passata come un fulmine nella NBA ma di cui non rimane più traccia. Eclatanti perché nella NBA c'è solo un risultato che ti dà ragione, l'anello; e perché in serie A Sassari è una formazione che prima deve pensare a rimanerci. Qualche titolo nazionale può annacquare la situazione Olimpia, ma l'obiettivo è ben altro. Brad Stevens ai Celtics si è cercato un allenatore, al momento della sua nomina a BOP, l'ha anche cambiato (Mazzulla per Udoka) ma non è mai entrato nelle competenze di chi l'ha sostituito come coach. Qualche volta la NBA insegna.

"Un uomo solo al comando" è una frase ad effetto che va bene per il ciclismo, dove è l'individuo a dimostrare di avere più gamba degli altri e dove in dirittura d'arrivo un compagno di squadra può soffiarti la vittoria. La pallacanestro è sport corale in campo come nella gestione. Messina ha dato l'impressione concreta di aver costruito uno staff di yes-man piuttosto che un gruppo di lavoro affiatato e l'indole dell'individuo deve aver avuto un certo peso in tutto ciò. Questo aspetto del carattere - rappresentato in tanti momenti come ad esempio la poca pazienza davanti alla stampa e alla televisione quando le cose non vanno bene - potrebbero darci un'idea fortissima sul perché le squadre della NBA che l'hanno intervistato hanno poi fatto altre scelte. Tutte.