FIP - Gianni Petrucci alla Salernitana: lobbista o cheerleader?

03.07.2023 07:10 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
FIP - Gianni Petrucci alla Salernitana: lobbista o cheerleader?
© foto di Savino Paolella

Il presidente della FIP Gianni Petrucci aveva annunciato in una intervista alla Gazzetta dello Sport a inizio aprile che per il proprio futuro, una volta scaduto l'ultimo mandato nel 2024 e non potendosi più ricandidare, aveva già sulla scrivania delle proposte da valutare.

Una delle quali sarebbe stata della Salernitana calcio, che a partire dal prossimo luglio gli garantirebbe un triennale da un milioni di euro all'anno, al termine del quale compirebbe 81 anni. Lo aveva scritto, tra il consueto ironico e satirico, il giornalista Claudio Pea.

Sulla serietà della proposta, che sarebbe un ritorno al calcio dove Petrucci ha compiuto passi importanti in un lontano passato, avrebbe garantito lo stesso presidente del club campano Danilo Iervolino, imprenditore chiamato da Forbes con l'appellativo di "Mister Miliardo".

La prima conferma indiretta era arrivata lo scorso 4 maggio, in occasione della partita all'Arechi tra Salernitana e Fiorentina, allo stadio insieme al presidente dei campani c'era pure con indosso una sciarpa granata al collo Petrucci, come ricorda la cronaca locale: "Red carpet all’Arechi" si legge "per un uomo dalla grande esperienza politico-sportiva, attuale presidente della FIP." Forse lo attendeva in Campania un ruolo da cheerleader?

E la seconda conferma indiretta traspariva anche nella domanda che Daniele Dallera aveva rivolto a Petrucci in una intervista comparsa il 3 giugno sul Corriere della Sera: (domanda) Il dopo basket di Petrucci si chiamerà calcio? Precisamente Salernitana? (risposta) "Il presidente Iervolino porterà idee innovative. Di più non dirò." Chi aveva detto a Dallera della Salernitana?

Ora ci chiediamo cosa andrebbe a fare Petrucci in un club di football. Non certamente il presidente, né l'uomo mercato. Ma stando a Roma, più probabile un ruolo paragonabile a quello che gli americani chiamano "lobbista" per una società che potrebbe non sentirsi sufficientemente tutelata dal "sistema calcio".

Altro che le beghe da cortile delle società di pallacanestro! Se così fosse la corsa verso la successione a capo della FIP si potrebbe considerare già cominciata, e forse sotto questa luce si potrebbero interpretare gli ultimi avvenimenti della LNP, raccontati da un comunicato che dice troppo poco. E che tra poco dovrà andare a nominare un nuovo presidente che non sarà in corsa per il mandato FIP 2024 al contrario di Basciano.

Ma all’inizio di giugno l’affare va a monte o quasi. La Procura di Tivoli, secondo un articolo de Il Fatto Quotidiano ampiamente ripreso da tutta la stampa calcistica, mette sotto indagine il senatore di Forza Italia Claudio Lotito, presidente della Lazio per una storiaccia di presunte fatture false che avrebbero rinvigorito le casse campane di circa 30 milioni di euro. Si dà conto anche della posizione dell'attuale presidente del club granata Iervolino che "insospettito... nella prima assemblea di gennaio 2022 'ha preso le distanze dalla precedente gestione' con una dichiarazione a verbale".

Un momento di riflessione per capire la portata dell’indagine e verificare la fattibilità dell’operazione è necessaria. Siccome in politica non si fa nulla per nulla, guarda caso, alla fine del mese in Consiglio dei Ministri salta, nella definitiva approvazione della nuova legge sul lavoro sportivo, quel comma che nulla c’entra con massaggiatori, atleti, dirigenti, fisioterapisti e chi più ne ha ne metta. Quello che permetterebbe a Petrucci di essere rieletto alla guida della FIP per un altro quadriennio (per tacere del presidentissimo Malagò). Si dirà poi che si attende la decisione del Consiglio di Stato del 5 luglio per far chiarezza in materia…

Tutto questo, nonostante l'attuale ministro competente Andrea Abodi sia stato dipendente del CONI sotto il governo di Petrucci, presidente del Credito Sportivo nonché candidato suggerito da Malagò per l'incarico di guidare l'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.

Temiamo che l'incarico alla Salernitana non contempli la rinuncia alla poltrona FIP. Riguardo a limiti regolamentari previsti di incompatibilità di cariche, nessun legislatore del CONI o di qualsiasi federazione avrebbe potuto immaginare la casistica di un presidente di federazione sportiva che sia anche consigliere di amministrazione di una società in altro sport. E il calcio è molto impegnativo. Rimane che l’inosservanza della diligenza del buon padre di famiglia a livello di responsabilità non ha mai condannato nessuno e l’inappropriatezza morale e operativa di un simile doppio incarico sia solo argomento da confessionale.

Comprendiamo che il nostro fervente lettore, capace di rimanere concentrato su questa lunga ricostruzione, sia stato ora preso da un magone profondo. Dalla tristezza infinita perché si rende conto che qui dovremmo parlare di pallacanestro, di movimento e della sua crescita e invece scopriamo che gli impegni importanti che il presidente rivendicava per non essere presente alla decisiva gara 7 per il titolo LBA tra Olimpia e Virtus erano probabilmente miseri affari di soldi e potere. Gli addetti ai lavori della pallacanestro italiana, secondo la Gazzetta dello Sport in edicola oggi, si stanno preoccupando che prima dei Mondiali di fine agosto possano arrivare sue dimissioni.

E tutto questo mentre la Magistratura ha messo in prigione un allenatore di pallacanestro per abusi sessuali e la FIP non ha comunicato nemmeno se abbia aperto o no un’inchiesta a riguardo (e il CONI non ha fatto di meglio). Un allenatore tesserato per quella Stella Azzurra Roma che poco dopo questo fatto ha messo in vendita il titolo sportivo, e starebbe smantellando completamente tutto il suo settore giovanile. A qualche mente un po’ contorta verrebbe da pensare che ci possa essere una correlazione tra i due fatti. A qualche mente libera verrebbe da pensare come mai nessuno stia andando a verificare dove l’anello dei controlli ha saltato una maglia e quanto pericolo c’è oggi che un simile fatto si ripeta da qualche altra parte mentre il nostro presidente si fa bello a Salerno con una sciarpa al collo.