FIP - Petrucci all'assalto della Lombardia, regione chiave per la sua rielezione

23.11.2023 11:10 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
FIP - Petrucci all'assalto della Lombardia, regione chiave per la sua rielezione

Che Giovanni Petrucci si ricandiderà alle elezioni della presidenza FIP del prossimo quadriennio, lo abbiamo raccontato a più riprese ai nostri lettori già dalla lunga trafila tardo primaverile per inserire in una legge del governo Meloni un comma che ne consentisse (a lui come agli altri parrucconi presidenti di federazione sportive) l'ennesima rielezione. Solo che, obtorto collo, i supplicanti hanno dovuto accettare una mediazione che richiede loro di ottenere almeno il 67% + 1 voto per poter essere rieletti al quarto mandato consecutivo.

Per questo il 78enne presidente che ama circondarsi di giovani ma soltanto se assolutamente fedeli alla linea e a condizione che non attentino alla lesa maestà candidandosi contro di lui, è salito in treno fino a Milano per incontrare il presidente del Comitato regionale lombardo Maggi e ottenere l'appoggio incondizionato della Lombardia che, come è noto, è la regione più importante e numerosa. Tanto importante che attorno ai suoi voti si potrebbe costruire una minoranza che possa raggiungere il quorum del 33% + 1 voto che farebbe vincere un candidato alternativo.

Il problema è che questo candidato alternativo per adesso non viene fuori, e giustamente: Petrucci farebbe qualsiasi fatto e misfatto pur di tagliargli le gambe. Lo racconta in un lunghissimo e dettagliato articolo Michele Spiezia su storiesport.it a cominciare dal tentativo del presidente di ottenere le dimissioni dei consiglieri di quel comitato per far fuori Maggi. Non è una novità: quest'anno è già successo in LNP con Basciano fatto fuori a suon di dimissioni e il vice presidente vicario Majorana ad indire nuove elezioni e a prenderne il posto. Per tacere delle esternazioni che hanno mandato avvisi importanti a possibili candidati come Galanda, Ettore Messina e lo stesso Basciano (anche questi già raccontati e mai contestati allo scrivente).

Ma questa è la politica che gira intorno allo sport: siamo sicuri che almeno altre cinque o sei inchieste come quelle di Spiezia si potrebbero aprire per altre federazioni. Addirittura l'unico presidente rimasto escluso dalla nuova norma, Giovanni Malagò del CONI, potrebbe cercare un posto nel ciclismo o nella pallacanestro per ricandidarsi tra quattro anni per lo scranno più grosso. Venisse alla FIP sarebbe un grande successo per il nostro movimento, quindi non succederà. Ma si tratta sempre del percorso già indicato da Petrucci che dal basket il 28 gennaio 1999 diventò presidente del CONI, guarda caso. Corsi e ricorsi della storia.