LBA - Inizio di campionato fra ovvie difficoltà e campanelli d'allarme

11.10.2023 00:09 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Inizio di campionato fra ovvie difficoltà e campanelli d'allarme

Due partite di campionato sono come una rondine: non fanno primavera. E' lì che si decideranno i destini di una stagione agonistica, ma da quello che si è visto sui campi della serie A in due giornate ci permettono di fare considerazioni. La prima è generale: calendari compressi tra la fine della FIBA World Cup 2023 e l'inizio dei tornei preolimpici di fine giugno 2024 non consentono magie nel recupero e utilizzo dei giocatori, che hanno sempre più bisogno di tecniche di preparazione personalizzate e meno di sedute atletiche di gruppo. L'assenza della finestra FIBA di novembre è una illusione ottica senza respiro politico. Concretamente toglierà 15 giorni di stop agonistico al 90% dei giocatori di tutto il mondo, non consentirà di programmare recuperi di infortunati godendo di tempo a disposizione e nemmeno la possibilità di operare sul mercato contando di fare allenare nuovi innesti prima delle partite che valgono due punti. Come sempre interventi estemporanei senza una chiara visione sulla pianificazione collettiva dei calendari che interessi FIBA, NBA ed EuroLeague insieme non possono produrre risultati buoni né duraturi.

La notizia del giorno è certamente la caduta dell'Olimpia Milano a Napoli. Condividiamo al 100% le perplessità di Messina sull'utilità di scendere in campo dopo 36 ore dalla gara precedente a Istanbul con tanto di volo aereo di rientro in Italia. I suoi uomini erano sulle gambe e il riposo dell'intervallo ha dato loro la mazzata finale. Il calendario però era conosciuto da mesi, e chiedere il posticipo a lunedì sarebbe stato possibile in tempi non sospetti. C'è qualcuno in LBA che crea trabocchetti all'Armani? O dobbiamo dare la colpa a una leggerezza del Team Manager che non ha segnalato al presidente BOP la problematica? Intanto facciamo i complimenti per la buona partenza al coach partenopeo Igor Milicic: idee chiare, sette giocatori di rotazione di grande impatto, intensità di una piccola che deve pensare a salvarsi tirando fuori l'anima e creazione di entusiasmo che tornerà utile quando arriveranno le prime difficoltà.

Nella Virtus Bologna si è vista la testa di Luca Banchi più che la mano: essere conservativo sta pagando in serie A. Avendo comunque un roster di primo livello a disposizione non si è inventato astrusità che avrebbero potuto mettere in difficoltà i giocatori ma si è appoggiato sui sette reduci della scorsa stagione. Sufficiente per il campionato, meno per l'EuroLeague dove però non c'è il proclama "Playoff o morte!" ma la necessità di non farsi risucchiare nel vortice delle ultime posizioni che potrebbe rivelarsi in poche giornate (Alba Berlino e Asvel Villeurbanne appaiono oggi da retroguardia). Per la Varese di Tom Bialaszewski la battuta d'arresto deve rivelarsi fisiologica per una squadra che si sta ricostruendo tutta, allenatore compreso.

Reggio Emilia è la dimostrazione che non è solo questione di budget. La coppia Coldebella/Priftis ha la credibilità per attirare giocatori di qualità a prescindere dall'ingaggio, e la squadra sta confermando l'opinione generale che la vede possibile rivelazione della stagione 2023-24, azzerando le polemiche sull'affaire Cinciarini. Senza dimenticare la fiducia al giovanissimo Momo Faye. Al contrario a Scafati potrebbe sorgere un grosso problema di credibilità generale se si confermassero i risultati della squadra dipendenti dalla vena di David Logan: mettere tutta la stagione nelle mani della salute di un quarantenne è assolutamente rischioso.

La Germani Brescia aveva tutte le carte per vincere la Supercoppa, e ha steccato la finale. Le prime due di campionato sembrano dirci che sia stata davvero una giornata storta, quella, forse con troppa pressione addosso. Certo che il livello a ruota delle due battistrada è confermato, come confermato che il lavoro di Frank Vitucci a Treviso è in salita avendo concesso una media di 92,5 punti agli avversari in due giornate. C'è da spiegare a qualcuno che nella pallacanestro si deve anche difendere...

Cosa che riesce bene alla Reyer Venezia di Spahija, che ne ha concessi solo 62,0 di media. Mancherà ancora un giocatore, come afferma il coach, ma intanto il ruolo di terza forza del campionato le calza al pennello. Solida si, ma da rivedere: i London Lions sono già una macchietta sulla maglia che non deve diventare indelebile. La Carpegna Prosciutto Pesaro invece è da rivedere e rivalutare: la sua rotazione a sette è corta se Ford e Schilling sono l'ottavo e il nono che insieme fanno 32' e -18 di valutazione tirando appena due volte senza successo.

La Dolomiti Energia Trentino ha svolto con diligenza il compito di sfruttare le due occasioni d'oro che il calendario le ha riservato (Cremona e Pistoia) per cui il giudizio resta sospeso. Ma si intravede già una opinione che i due arrivi dall'Olimpia Alviti e Biligha condizioneranno la stagione della squadra nel bene e nel male: il traino del grande vecchio Forray non è più sufficiente. Estra Pistoia è un cantiere aperto: niente paura per le due sconfitte era una fee d'ingresso da pagare. La chiave è nella crescita collettiva di tutto l'ambiente.

La Vanoli Cremona mette in campo tutta la fiducia che c'è in società sul lavoro di Demis Cavina e la voglia di non arrendersi mai. Intanto appoggiarsi al nucleo italiano della A2 ha semplificato tante cose, come l'arrivo di conoscenze della serie A come Lacey e Adrian. Se il fiuto tradizionale sui lunghi americani verrà confermato da Grant Golden la strada verso la salvezza sarà praticabile. Il campanello d'allarme l'ha suonato Bucchi per il suo Banco di Sardegna Sassari: se in conferenza stampa ci ha messo dentro le assenze degli infortunati, a noi sembra che sul campo il centro Stephane Gombauld sia ancora acerbo per questo palcoscenico. Ma non dimentichiamo che la Dinamo ha dimostrato in questi anni una forte capacità di crescita all'interno del campionato.

L'altro campanello d'allarme è suonato a Tortona nonostante la risicata vittoria su Brindisi che ha evitato il precipitarsi della situazione. La Bertram Derthona ha tradito le attese da possibile outsider in chiave scudetto, almeno per il momento. L'inspiegabile rinuncia a Christon (Brescia ringrazierà a lungo) e Macura (che è probabile si riveda in altri lidi quando il bisogno spingerà a dargli quello che chiede) sta provocando già fibrillazioni di mercato tutte da comprendere ma con un Thomas da 0 punti in 19' ci sarebbe da pensarci. E nonostante lo zero nella casella punti la situazione della Happy Casa Brindisi è in prospettiva migliore. Il lavoro di Franco Corbani è assolutamente apprezzabile e il fatto di avere nelle gambe già cinque partite ufficiali un patrimonio di esperienza da far fruttare già da sabato prossimo quando al PalaPentassuglia arriverà Pesaro. Per la perdente cominceranno i primi dolori.

Aggiornamento delle ore 21:30.

Lo spostamento forzato a data da destinarsi della partita di EuroLeague infrasettimanale dell'Olimpia Milano con il Maccabi Tel Aviv prevista per giovedì 12 ottobre al Forum di Assago ha spinto la società a chiedere a Legabasket l'anticipo al sabato della terza di campionato di serie A in casa contro l'Unahotels Reggiana, originariamente programmata domenica alle ore 16:00. Un giorno di riposo in più per gli uomini di Messina che nella settimana seguente avranno l'Olympiacos al Forum martedì 17 ottobre e la trasferta al WiZink Center contro il Real Madrid il giovedì 19.