Mondiali | Più fortunato Kerr a trovare l'Italia o Pozzecco a trovare gli USA?

04.09.2023 23:30 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Mondiali | Più fortunato Kerr a trovare l'Italia o Pozzecco a trovare gli USA?
© foto di FIBA Basketball

Lo stellone della fortuna stavolta ha baciato anche Steve Kerr. Secondo il pronostico che avevamo stilato a suo tempo, nei quarti di finale gli USA avrebbero dovuto incontrare la Serbia, mentre all'Italia sarebbe toccata una tra Lituania e Grecia, formazione poi rivelatasi senza Giannis e Sloukas davvero modesta. Dopo aver visto quello che Valanciunas ha provocato sotto canestro ieri, aver evitato una squadra con un centro classico come Milutinov per Team USA è una fortuna che aumenta le probabilità di giocarsi la vittoria domani contro gli Azzurri.

Kerr sta pagando la supponenza di aver costruito una squadra eccessivamente giovane, con un pivot di 23 anni titolare (Jackson Jr) e un cambio 20enne classe 2002 (Banchero), oltre a un giocatore di scorta come Portis Jr. ben conosciuto per le maniere spicce ma non ancora trentenne. Agli USA manca quell'equilibrio tra giovani e anziani che solitamente fa la fortuna di una squadra e una vera leadership in campo (Edwards è solo un top scorer e i giovani galli sono troppi). Le stesse caratteristiche che sono mancate a Scariolo nella Spagna vista l'assenza di Brown e Rubio e con Llull e Fernandez ormai al capolinea della carriera.

Ma ha poco da sorridere il coach dei Warriors visto che il campo ha dimostrato più conveniente per gli Azzurri affrontare gli USA. La Lituania è un gruppo simil Repubblica Dominicana con Valanciunas al posto di Towns e una batteria di esterni dalla tripla facile più del solo Andres Feliz: sarebbe stato un crostino difficile da mandar giù, se proprio dobbiamo meglio incontrarli in finale. La prima preoccupazione degli uomini di Pozzecco sarà quella di negare il contropiede a Edwards e Reaves e di abbassare il ritmo della gara, a meno che non si pensi ad una sfida da 100 punti segnati.

Stamani i pronostici degli scommettitori danno la vittoria degli Stati Uniti tra 1,03 e 1,08. Quella dell'Italia tra 7,25 e 12,25, e ci sembrano eccessivamente ingenerosi. Mai come stavolta le possibilità sono 50 e 50 e certe cose spesso impalpabili, come l'importanza di un Pajola anche con zero nella casella dei punti segnati, fanno la differenza. Nel caso dell'Italia quella chimica di gruppo che per alcuni anni abbiamo chiamato "vissuto", la leadership di Melli, il contributo di Datome se usato saggiamente nel minutaggio e nella scelta del momento di mandarlo in campo.

La fruizione della pallacanestro per gli sportivi italiani passa attraverso la televisione, i media on line, i social. Risolto il problema della televisione con un presidente finalmente salito sul carro dei vincitori e recuperata la visione in chiaro della Nazionale, adesso servirebbe che allenatore e giocatori dimenticassero l'esistenza della carta stampata, che è assolutamente irrilevante sotto qualsiasi aspetto che si voglia prendere in esame anche quando si pagano inserzioni pubblicitarie per avere un articolo in penultima pagina. Le invettive di Nicolò Melli su youtube non sono arrivate sui cartacei, come quelle di ieri dell'allenatore Pozzecco. Perché continuare a dare importanza a testate e opinionisti irrilevanti e decadenti, pervicacemente interessati a togliere spazio alla pallacanestro?