Niente pace tra FIBA ed EuroLeague, niente riposo per i giocatori

20.07.2023 09:54 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Niente pace tra FIBA ed EuroLeague, niente riposo per i giocatori
© foto di SAVINO PAOLELLA

Dietro al comunicato congiunto di FIBA ed EuroLeague volto a evitare sovrapposizioni tra le due competizioni nella stagione 2023-24, ci sono ragioni di opportunità. Quindi nessuna volontà di riappacificazione o interesse a diminuire il numero delle gare per salvaguardare la salute dei giocatori. Il problema è la scadenza olimpica, perché l'appuntamento di Parigi 2024 comincerà il 26 luglio ed occorrerà permettere agli atleti di fare le vacanze e ai tecnici delle Nazionali di assemblare le squadre.

EuroLeague ne ha comunque approfittato per allungare il calendario con le tre partite di play-in. Per non sforare i tempi ha anticipato di un giorno l'inizio del campionato (5 anziché 6 ottobre) posticipando di 5 la fine (26 maggio anziché 21). Grazie all'eliminazione della finestra di novembre della FIBA ha potuto aderire alla pausa di tre settimane di febbraio (Nazionali + coppe nazionali) e non occupando date a giugno con le Final Four permetterà di salvaguardare senza comprimerli i tempi dei playoff dei campionati europei.

In questa chiave va letta anche la riduzione da sette a cinque gare delle Finali di LBA: il campionato ha giocato la 30a di regular season lo scorso 7 maggio (nel prossimo è prevista il 5) e i playoff sono terminati il 23 con gara 7, mentre gara 5 si è disputata il 19. Sarà possibile quindi chiudere il discorso scudetto entro il 15 giugno, in linea con le necessità olimpiche. Ma un calendario compresso come quello che ci attende in che modo potrebbe salvaguardare i giocatori dal pericolo di infortunio da stress? Nessuno.

Nella stagione che aprirà con la partecipazione alla Supercoppa italiana il 23 settembre Nicolò Melli (scelto come simbolo degli atleti impegnati al massimo livello su quattro competizioni di vertice) giocherà lo stesso numero di partite del 2022-23, potendo solo aumentarle con la finale di Supercoppa e i playoff di EuroLeague. Non avrà alcun vantaggio dallo stop inedito di tre settimane dal 10 al 28 febbraio del massimo torneo continentale se dovesse essere convocato dalla Nazionale azzurra, ma crediamo che Pozzecco gli risparmierebbe la seconda finestra FIBA.

Brutte notizie per tutti gli altri, quelli che non vanno in Nazionale. L'eliminazione della prima finestra di novembre della FIBA annulla una pausa di campionato che era stata utilizzata per il recupero di infortunati, tempo tecnico da dedicare alla preparazione della squadra, aggiustamenti in corsa di roster con possibilità di inserimento di un nuovo arrivato. Era anche un piccolo vantaggio psico-fisico delle squadre con budget ridotto nei confronti degli squadroni anche se a onor del vero il 19-20 novembre 2022 Trento con la Virtus (64-71) e Trieste in casa dell'Olimpia (98-81) non avevano sfruttato.

Rimane utilizzabile come successo nell'ultimo campionato la finestra di febbraio per tutti come nell'ultima stagione, specialmente per le squadre che non si qualificheranno per la Coppa Italia. Ma la compressione del calendario non ridurrà il pericolo di infortunio per stress a nessuno, è bene esserne coscienti. Come del fatto che nel 2024-25 la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare se EuroLeague passerà da 18 a 20 squadre come ormai certo, senza l'introduzione di quelle Conference che sono costate il posto all' ex-CEO Marshall Glickman.