.

EuroLeague Women - La Reyer Venezia trionfa a Charleroi

di Redazione Pianetabasket.com

L’Umana Reyer esce con il sorriso dall’imponente Spiroudome di Charleroi, 6300 spettatori di capienza e teatro di numerose manifestazioni internazionali, al termine di un confronto giocato letteralmente all’arma bianca.
Unica novità di rilievo, rispetto al primo match disputato al Taliercio, l’assenza per infortunio dell’ala USA Trahan Davis, sostituita dal centro statunitense Rebecca Tobin.
Nessuna sorpresa invece nello starting five orogranata composto da Anderson, Carangelo, De Pretto, Steinberga e Petronyte opposte a Ortiz, Wallace, Siksniute, Malashenko e Mbaka.
Il primo canestro dell’incontro è di Anete Steinberga che insacca da oltre l’arco. Anderson e Wallace fanno avanzare il punteggio, poi è la lituana Siksniute a riportare le compagne ad una sola lunghezza con due tiri liberi. Sette punti consecutivi delle lagunari valgono il 4 a 12 di metà quarto. Bestagno aumenta ulteriormente il divario e Carangelo non perdona dai 6,75 siglando il +13. Il Castors Braine stenta a reagire fallendo alcune conclusioni apparentemente non impossibili. Il lungo digiuno offensivo delle gialloblu viene interrotto da Tobin e Malashenko che chiudono la prima frazione sul punteggio di 8 a 18.

Coach Ticchi fa gioire il coach della nazionale Andrea Capobianco cambiando tutto il “mazzo” e affidandosi, come la scorsa domenica in campionato, ad un quintetto di sole italiane. Il tabellone rimane “inchiodato” per quasi tre minuti sino alla “bomba” di Chantelle Handy cui seguono due personali di Tobin che valgono il 13 a 18. La gara decolla grazie alla numero 32 belga che risponde con orgoglio a Bestagno e a Petronyte. Il biondo centro veneziano centra il bersaglio e questa volta è Siksniute ad opporsi (19-24 a -3,34). Sale l’intensità sul parquet e Melissa Diawakana si erge protagonista con cinque punti consecutivi che portano al sorpasso belga (26-24 a -1,07). Bestagno e l’1/2 ai liberi di Carangelo rimettono le cose a posto ma è ancora Rebecca Tobin dalla “linea della carita” ad accompagnare le formazioni all’intervallo lungo sul 28 a 28.

Tobin, autrice di una prova di tutto rilievo (al termine saranno ben 16 i rimbalzi conquistati), riapre i giochi anche se Steinberga e Anderson controbattono immediatamente ristabilendo un pur minimo vantaggio lagunare. La lunetta premia l'”airone” Petronyte che poi va a stoppare Diawakana. Treffers, da sotto misura, elude per due volte le braccia protese di Meldere trovando l’ennesima parità assoluta. Bestagno dimostra di aver buona mira da oltre l’arco e anche Anderson si sblocca da pari distanza apponendo il sigillo del +6 (34-40 a -3,37).
Il time out di coach Dusart cerca di interrompere il tentativo di fuga delle orogranata e in parte riesce, dato che, dopo aver fallito i primi tiri liberi concessi dalla terna arbitrale per il fallo ritenuto intenzionale di Petronyte, la stessa lituana non sbaglia invece il secondo viaggio in lunetta. In chiusura, la formazione di casa si riavvicina ulteriormente grazie a Treffers chiudendo il terzo periodo sul 38 a 41.

L’ultima frazione, dopo un primo momento di astinenza offensiva, si accende improvvisamente con i testa a testa tra Meldere e Wallace prima e tra De Pretto e Siksniute poi. Ancora una Wallace in stato di grazia risponde alla tripla di Penna, poi Ortiz dai 6,75 sancisce l’ennesima parità, peraltro subito sbloccata dal 2/2 ai liberi di Carangelo. Mentre si prospetta un finale al fotofinish, con i canestri di Anderson e Wallace e i personali di Steinberga, Egle Siksniute costringe “Gigi” Petronyte al quinto fallo quando mancano meno di tre giri di lancette alla sirena finale,
Debora Carangelo insacca due tiri liberi e, subito dopo, una tripla dall’angolo sinistro che ammutolisce gli spalti (54-59 a -2,12). Per Steinberga è “solo” 1/2 e così Siksniute non si fa sfuggire l’occasione per riavvicinare ancora una volta le compagne. Carangelo questa volta sfrutta a metà il fischio degli arbitri consentendo a una Siksniute determinatissima di riportare in partita i propri colori quando il cronometro segna solo 21 secondi al termine. L’ultimo possesso viene gestito al meglio dalle orogranata che si aggiudicano la “rivincita” superando in classifica, grazie alla quarta vittoria nella massima competizione continentale, il Castors Braine e Riga.

Parziali: 8-18; 28-28; 38-41, finale: 58-61

Castors Braine: Diawakana 5, Epis n.e., Ortiz 3, Wallace 10, Matthys n.e., Treffers 6, Grzesinski n.e., Siksniute 16, Handy 3, Malashenko 3, Mbaka, Tobin 12 (all. Frederic Dusart)

Umana Reyer: Anderson 10, Bestagno 8, Carangelo 12, Gorini, De Pretto 5, Steinberga 14, Petronyte 6, Pastore, Meldere 2, Penna 3, Macchi 1 (all. Giampiero Ticchi)

Totali di squadra:
Castors Braine: tiri da 2 14/44, tiri da 3 4/17, t.l. 18/21, rimb. dif. 33, rimb. off. 9, p.p. 12, p.r. 7, assist 8
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 13/35, tiri da 3 7/26, t.l. 14/18, rimb. dif. 34, rimb. off. 10, p.p. 14, p.r. 4, assist 12


Altre notizie
PUBBLICITÀ