Ennesimo tracollo in Europa indice negativo per il basket italiano: caccia al colpevole

02.05.2024 11:40 di  Umberto De Santis   vedi letture
Ennesimo tracollo in Europa indice negativo per il basket italiano: caccia al colpevole
© foto di SAVINO PAOLELLA

La disputa delle semifinali di Champions League 2023-24 regala i verdetti definitivi della stagione continentale che ancora una volta boccia completamente la serie A. Playoff di EuroLeague senza squadre italiane; finale di EuroCup tra due squadre francesi, di cui una (Bourg) dal budget abbordabilissimo da 2,18 milioni; due squadre spagnole in finale di BCL; una squadra tedesca senza costose stelle, il Chemnitz, ha vinto la FIBA Europe Cup su una turca, il Bahcesehir.

Nonostante gli sforzi ammirevoli della LBA di Umberto Gandini e l'aumento di competitività generale delle squadre in campo in questo campionato siamo ancora l'ultimo dei principali campionati europei in un ranking che prima o poi ci prenderemo la briga di compilare. Una delle cause che negli ultimi anni sono state imputate all'italico disinteresse per le coppe - eccezion fatta per l'Olimpia e la Virtus - era la dispendiosità degli impegni che si rifletteva negativamente sui risultati nel campionato italiano, financo a minarne le possibilità di salvezza.

Nel 2023-24 se questo può avere inciso nel caso della Pallacanestro Varese, in bilico fino all'ultima giornata o quasi, vediamo che le due leader italiane sono saldamente in testa alla classifica. Questo nonostante la Germani Brescia abbia fatto per larghi tratti un campionato unico, a sè stante, dopo aver  dichiarato che non avrebbe partecipato all'EuroCup per concentrarsi su un unico obiettivo. Ma fra qualche settimana durante i playoff la mancanza di post season in EuroLeague di Armani e Segafredo le avrà tolto ogni possibile vantaggio teorico.

Prima di entrare nelle ipotesi di motivazione collettiva che spieghi questo blackout cestistico, dobbiamo tener presente che in campo femminile, ovvero una realtà nemmeno lontanamente paragonabile a quello maschile, le cose sono andate molto meglio. Le quattro formazioni impegnate fra EuroLeague ed EuroCup hanno fatto una buona figura, con il Famila Schio arrivata ai quarti di finale (sconfitta da Praga per 2-1) nella prima, e Reyer Venezia, che ha ceduto il passo soltanto in semifinale alla formazione poi vincitrice delle London Lions nella seconda.

Quindi le motivazioni della disfatta non sono addebitabili ai giocatori, almeno in gran parte. Secondo noi, e lo diciamo senza troppi giri di parole, c'è troppo dilettantismo e benaltrismo a livello dirigenziale. In troppe società, comprese quelle che dovrebbero essere leader, manca il vero "progetto". Si vive alla giornata afferrando a destra e manca quanto passa il convento senza un orizzonte programmatico che scavalchi l'immediato. A cominciare dai settori giovanili: vagonate di titoli Under che non portano nulla se non il rinnovo del contratto di allenatori calcolatori e mancanza di giovani da lanciare.

La ricca gestione Armani quanti giovani da serie A ha prodotto negli ultimi dieci anni? Nessuno. La Virtus? Il solo Pajola. Finita la casuale generazione dei predestinati (Belinelli, Gallinari, Datome, Bargnani) ovvero quelli che ce l'avrebbero fatta comunque ad arrivare in NBA, i vari Fontecchio, Procida, Spagnolo se ne sono andati all'estero e non a caso avevamo detto che secondo noi Bortolani avrebbe fatto bene a fare lo stesso. Quando LBA renderà note le candidature del miglior Under 23 della stagione 2023-24 i nomi veri da votare saranno meno delle dita di una mano.

Lo scouting, questo sconosciuto. Un plauso al Baskonia, che dal cilindro dello scouting ha tirato fuori un Howard che a Milano sarebbe servito molto più di Pangos e che concettualmente da playmaker puro quadra meglio un quintetto della guardia Napier, giocatore alla stregua di un Miller-McIntyre. Del mercato dell'estate scorsa si sono lamentati degli errori commessi una gran parte delle squadre della serie A: Brindisi, Pesaro, Treviso, Sassari solo per ricordare i casi più eclatanti - a parte Milano. Il Bourg ha lanciato un 19enne come Risacher, da primi posti al draft 2024, un ala grande canadese come Isiaha Mike, quel Jeremy Morgan passato anche da Trento. Questi general manager sanno fare scouting?