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No Arroyo no party, il Barcellona risorge e batte il Galatasary

di Alessandro Maggi

No Arroyo, no party. Almeno per il Galatasaray, e dopo due quarti di sofferenza sotto i colpi del portoricano il Barcellona ritrova la retta via e conquista gara 1 (88-61), complice ovviamente la bandiera bianca mostrata, d’improvviso, dal suo peggiore avversario. Arroyo infatti produce 14 punti in 16 minuti, il tutto con 2 assist e 3 rimbalzi. La sua recita è d’altissimo livello: il Barca parte con uno 0-9, e dopo due minuti di gioco Pasqual deve già chiamare il primo time out. L’avvio peggiore, per un Barca che si tiene a galla con un Navarro da grande serata (8 punti nel primo quarto), e un Nachbar ispiratissimo (19 alla fine). Aldemir colpisce con regolarità, ma è un sogno destinato a interrompersi. Arroyo esce di scena prima della chiusura del primo tempo, il Barcellona mette il naso avanti per la prima volta solo ad inizio ripresa. E non è un caso. L’inerzia è cambiata, e al resto ci pensano Dorsey prima, e Oleson poi. Il monumentale lungo americano dopo un minuto di gioco alza i toni: rimbalzo e schiacciata con fallo, conversione immediata del libero che lui stesso aveva fallito. Ataman s’infuria e si becca un tecnico, Oleson sente l’odore della preda e a cavallo tra terzo e quarto quarto detta la sua legge: 1 su 3 dalla corta distanza, 3 su 3 dall’arco dei tre punti. Il Gala non c’è più, Ataman ripesca Domercant e Mensah-Bonsu, ma soprattutto è tradito da un Hairston come al solito scosso da tremiti nei momenti decisivi. Il resto è accademia, anche per Tomic, che levatosi la pressione di dosso chiude con 10 punti e 6 assist.

BARCELLONA-GALATASARAY 88-61 (14-21, 19-14, 26-14, 29-12)

Barcellona: Nachbar 19, Oleson 11, Navarro 12, Pullen 11

Galatasary: Arroyo 14, Arslan 9, Aldemir 9


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