.

BCL Asia - Evans batte Cooley: Hiroshima al titolo in Giappone. Ora la sfida ai campioni di Cina e Corea

di Redazione Pianetabasket.com

(di DAVIDE COLOTTI). Anche quest'anno è una B League in salsa sassarese: gli Hiroshima Dragonflies di Dwayne Evans vincono per la prima volta il campionato giapponese superando per 2 vittorie a 1 i campioni uscenti, i Ryukyu Golden Kings di un altro ex Dinamo come Jack Cooley. I "re d'oro", teste di serie numero 5, avevano vinto gara 1, ma le "libellule", settime, sono state in grado di sovvertire i pronostici e ribaltare la serie al termine di 3 match a basso punteggio (media di 66 punti per i vincitori, di 62 per gli sconfitti). L'MVP delle Finals è Ryo Yamazaki, 13,9 punti di media nei playoff a fronte di 8,7 in stagione regolare.

Ancora una volta a dominare le statistiche individuali del campionato è Perrin Buford degli Shimane Susanoo Magic. L'ex Agrigento chiude a 22,6 punti (top scorer), 7,4 assist (2°) e 9,5 rimbalzi (10°). Degne di nota anche le prestazioni del 2001 Yuki Kawamura, vice "bomber" con 20,9 punti a gara (alla pari con l'ex trentino Luke Maye) e miglior assistman con 8,1. Sotto le plance domina Thomas Welsh: doppia doppia di media a 11,3 punti e 12,2 rimbalzi. DJ Newbill ha vinto il premio di MVP della regular season in qualità di leader degli Utsunomiya Brex, usciti al primo turno dei playoff con la testa di serie numero 1.

La vittoria della CBA cinese è andata invece ai Liaoning Flying Leopards, con un perentorio 4-0 in finale contro gli Xinjiang Flying Tigers della regione autonoma uigura, a maggioranza musulmana, da cui proviene l'MVP local Abudushalamu Abudurexiti. Il miglior giocatore straniero è stato invece Jared Sullinger degli Shenzhen Leopards, recentemente trasferitosi a Porto Rico, dove si candida al bis con i Cangrejeros de Santurce. È il terzo successo di fila per Liaoning. I bianchi del nord-est sono stati trascinati dalla guardia americana Kyle Fogg, autore di oltre 26 punti a partita nelle Finals. Il top scorer del campionato è stato Trae Golden (33,3 ppg), poi passato all'Al Ahly Ly in Basketball Africa League. Alpha Kaba è stato il miglior rimbalzista con 13,1 di media. Sun Minghui ha distribuito 10,5 passaggi vincenti a gara, miglior dato davanti ai 9,2 di Alex Shved.

Ad aggiudicarsi la KBL coreana sono stati infine i Busan KCC Egis, quinti in stagione regolare, che hanno sconfitto per 4-1 in finale i Suwon KT Sonicboom. Jameel Warney dei Seoul SK Knights ha dominato la classifica marcatori con 26 punti di media. L'egiziano Assem Marei dei Changwon LG Sakers si è distinto a rimbalzo con 15,1 a gara. Il filippino Ethan Alvano (Wonju DB Promy) ha fatto registrare 6,6 assist a partita, che, insieme a quasi 16 punti di media, gli sono valsi il titolo di MVP della stagione regolare, il primo assegnato a un giocatore non coreano. Le due finaliste del campionato giapponese e di quello coreano saranno al via della East Asia Super League 2024-25 insieme alle prime due classificate dei campionati di Taiwan e Filippine.

Non sono finiti qui gli impegni 2023-24 dei neocampioni di Giappone, Cina e Corea: si sfideranno a Dubai dal 9 al 15 giugno nella prima edizione della FIBA Basketball Champions League Asia, che raccoglie dalla dissolta FIBA Asia Champions Cup l'eredità di maggior competizione continentale per club. Insieme a Hiroshima, Liaoning e Busan, ai nastri di partenza della prima BCL asiatica i padroni di casa dello Shabab Al Ahli Dubai, Pelita Jaya (Indonesia), NS Matrix Deers (Malesia), Al Riyadi Beirut (Libano) e Shahrdari Gorgan (Iran).

Indonesiani e malesi hanno ottenuto il pass tramite un girone di qualificazione. Due vecchie conoscenze della LNP hanno giocato un ruolo decisivo per il passaggio del turno: per i Deers Jordan Tolbert, visto da rookie a Casale Monferrato, per il Pelita Jaya l'ex bresciano Justin Brownlee, diventato nazionale filippino. Il curriculum più pesante per gli indonesiani è però senza dubbio quello di K.J. McDaniels, quasi 150 partite in NBA. Altri nomi che saltano all'occhio tra le squadre eliminate sono quelli del veterano di Euroleague James Gist (11 punti e 9 rimbalzi di media con gli indonesiani Prawira Harum Bandung) e quello del campione NCAA 2016, con Villanova, Daniel Ochefu (5,5 punti e altrettanti rimbalzi con il Bishrelt Metal, Mongolia).

Libanesi e iraniani sono stati invece protagonisti della serie di finale della FIBA West Asia Super League, che ha visto prevalere in 3 gare l'Al Riyadi, trascinato da atleti di fama internazionale come Thon Maker, Elmedin Kikanovic e Jonathon Simmons. L'ex Reggio Emilia Will Cherry è stato l'uomo in più dei persiani. Meritano una menzione l'ex pesarese Clint Chapman (Kazma, Kuwait), dominatore a 34 punti e 12,3 rimbalzi di media, e l'ex brindisino Cady Lalanne (Kuwait Club), 17,4 punti e 12,4 rimbalzi.

I vincitori della Basketball Champions League Asia si qualificheranno di diritto alla FIBA Intercontinental Cup di settembre a Singapore, dove già li attendono l'Unicaja Malaga (vincitore della BCL europea), gli argentini del Quimsa (BCL Americas) e il Petro de Luanda, trionfatore della Basketball Africa League


Altre notizie
PUBBLICITÀ