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Spagna - Marta Xargay denuncia maltrattamenti del tecnico Mondelo

di Redazione Pianetabasket.com

Era evidente che l'esonero di Lucas Mondelo dal ruolo di coach della Nazionale femminile spagnola non era stato dovuto ai discreti risultati di Eurobasket e Olimpiadi, come indicato nella nota di venerdì della Federazione spagnola. Non si butta fuori così, per telefono e senza concludere il torneo, un allenatore che è in carica da nove anni e ha vinto sette medaglie con la squadra femminile.

Il vero retroscena sono state le lamentele di giocatrici come Anna Cruz e Marta Xargay contro Mondelo. Sfociate in una denuncia per maltrattamenti nei loro confronti. Il 15 luglio, Marta Xargay (Girona, 30 anni) ha annunciato il suo ritiro definitivo dal basket attivo.

Marta Xargay ha spiegato domenica a El País che ha sofferto la bulimia da quando l'ex allenatore l'ha fatta ossessionare da ciò che mangiava e supervisionare la sua dieta già l'anno scorso quando erano entrambi alla Dinamo Kursk, sostenendo che era fuori peso quando in realtà pesava 67 chili per 1,82 di altezza.

La federazione spagnola aveva chiesto alle due atlete di denunciare pubblicamente i maltrattamenti di Mondelo a dopo che la squadra avesse disputato i Giochi olimpici.

Se davanti l'ultimo Europeo della Xargay è stato luccicante (l'oro con la Spagna, capocannoniere della finale contro la Francia, seconda giocatrice per minuti in campo del torneo, e scelta nel quintetto ideale), dietro è stato un calvario.

Le sue parole: “Mi sentivo male a mangiare, anche se fosse un'insalata… il cibo non mi piaceva, mangiavo con ansia e poi andavo in bagno… Il mio psicologo non mi lasciava pesare e ma nella selezione si eseguiva quel controllo. Mi ha creato molta ansia. Quando ho saputo che la mattina dopo dovevano pesarci, la notte non ho dormito”. 

La diagnosi medica: bulimia e ortoressia (ossessione per il cibo sano). "Potrei passare due ore al supermercato a guardare i componenti di tutti i prodotti", dice. “Ho perso il senso della realtà, di come ero fisicamente. Che fossi grassa o meno. Che abbia mangiato bene o no. Ora mi amo e mi accetto di nuovo, ma arriva un punto che ti entra in testa. Anche oggi, che non faccio più sciocchezze con il cibo, Noto che questo ha lasciato il segno e sarà con me per tutta la vita. Il pensiero ritorna in maniera ricorrente e la pressione sociale con i prototipi di donna ideale non smette di promuoverlo”.


Marta Xargay's Gold Medal performance! - 23 Points vs. France


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