Dal silenzio all'eccesso di esposizione: Mens Sana Siena

Il tweet della Mens Sana intorno a mezzogiorno: "Gli allenamenti pomeridiani al PalaEstra saranno a porte chiuse fino a nuova comunicazione". Una delle prassi più consolidate della Montepaschi Siena negli ultimi dieci anni erano gli allenamenti aperti al pubblico sempre, tranne rarissime eccezioni, ma mai all'inizio di stagione. Erano due ore nel pomeriggio, dopo le 17:30 in cui, con religiosissimo silenzio, i tifosi potevano vedere il lavoro svolto dai giocatori, le arrabbiature di Pianigiani, la diligente e precisa direzione tecnica di Banchi. Allenamenti durissimi, in cui gente come Kaukenas, Sato e Stonerook non volevano mai arrivare secondi in un effetto tarscinamento che, non ce ne vogliate, molte volte abbiamo preferito la partitella a fine sessione tra i biancoverdi che non la gara domenicale contro un avversario non "di grido".

Nel campionato appena finito Banchi ha usato l'arma delle porte chiuse per ricompattare il gruppo all'indomani dell'inopinata esclusione dai quarti di finale di Euroleague visto che, contrariamente a quanto pensavano in società, la possibilità di vincere lo scudetto non era una chimera, anzi! e che ventilati complotti antisenesi, oltre l'ansia del ricambio al vertice, di certa stampa non avevano motivo di esistere.

Eppure oggi sembra che la sovraesposizione mediatica di appena 48 ore consigli lo staff di prendere subito questa decisione che in parecchi abbiamo subito. A qualcuno è scappata la battuta salace: "Così i giocatori si abituano subito agli spalti che troveranno a Firenze in Euroleague": brutto concorrente la televisione, se l'indomani si deve andare al lavoro.

Probabilmente vedere una certa eccitazione interna ed esterna di fronte a un roster che nonostante i problemi di budget sembra alquanto stuzzicante ha messo in allarme l'ambiente societario. E' vero che, visto come è finito lo scorso campionato, gli addetti ai lavori sono alquanto prudenti nel cantare il De Profundis alla Mens Sana ...