.

LBA - Fortitudo Bologna, Carraretto "Risultati non regolari in questo campionato"

di Redazione Pianetabasket.com

Marco Carraretto, direttore sportivo della Fortitudo Bologna, è stato ospite nell'ultima puntata di Scusate l’interruzione, il programma di Radio International. Molti i temi affrontati nella chiacchierata radiofonica.

Inizio di stagione sfortunato. E’ stata una serie di coincidenze che ci ha fortemente penalizzato: gli infortuni fanno parte del gioco, ma sono stati tutti lunghi, relativamente gravi, e che hanno portato tre quinti degli starters fuori per lungo tempo.

Allenamento e partita. La partita è lo specchio della settimana, e con tutti questi giocatori che di fatto sono assenti dal campo manca la competitività che si deve poi mandare in campo la domenica. C’è poi il fatto che l’emergenza può dare spinte emotive, quelle che ci fanno reggere per tre quarti di gara, ma poi fisicamente caliamo nei finali di partita.

Derby senza rinvio. Noi siamo preparati a giocare domenica, pur con assenze.

Errori in campagna acquisti. Col senno di poi sono bravi tutti. Nelle difficoltà si vede tutto peggio, ma sono convinto che con la squadra al completo, con un processo di maturazione regolare, le cose sarebbero andate diversamente. Avevamo fatto scommesse, giocatori all’esordio in Europa e bisognosi di tempo: hanno voglia di fare bene ma devono maturare.

Mercato. Siamo sempre attivi sul mercato. Poi questo è un anno particolare, senza le entrate del pubblico, non è che la società abbia un lavoro semplice da fare. Se ci saranno disponibilità e necessità vedremo, ma sottolineo ancora il fatto che abbiamo fuori da 20 giorni il centro titolare.

Giovani. Ci aspettiamo sempre che il domani sia migliore del giorno appena passato. Vista la situazione, visto come ci siano stati minutaggi diversi rispetto al preventivato, ci sta che Palumbo, ad esempio, possa fare fatica in un contesto per lui del tutto nuovo. Ma ci aspettiamo che piano piano cresca.

Cambio di format. Non so come andrà a finire. L’anno scorso nessuno voleva giocare, ora nessuno vuole fermarsi. E’ una situazione molto critica, è difficile iniziare il campionato e poi cambiare le regole in corso d’opera. E’ stata sottovalutata la possibilità che il Covid tornasse in modo così violento: ora non è semplice giocare, tante partite non vengono giocate, anche nel nostro mondo il virus circola e ci sono pericoli. Noi cerchiamo di rispettare le regole e i contratti, ma finora non è stato un campionato al 100% regolare, perchè le defezioni compromettono i risultati.

Blocco retrocessioni? L’anno scorso lo hanno fatto in un campionato giocato per 20 giornate. Non c’è regolarità nei risultati, ci sono state assenze per Covid e le avversarie di chi non poteva giocare sono state costrette a fermarsi. Tutte cose che penalizzano la regolarità del campionato.


Altre notizie
PUBBLICITÀ