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Anversa. Italia-Polonia 79-82

di Umberto De Santis

Tiro di gentile del possibile pareggio a una manciata di secondi dalla fine. Non va. Rimbalzo italiano e ennesimo tiro della disperazione di Mancinelli. Non va: 79-82 per la Polonia che rispetto a Trento ha un Gortat nel motore in più, ma stavolta l'Italia è veramente viva ed è sopravvissuta al secondo tempo senza Datome, finora il più continuo degli azzurri. Pianigiani predica prudenza e consapevolezza dei propri limiti a fine partita ma l'assurda debacle di due giorni fa contro il Belgio potrà essere archiviata tra le serate storte.

L'Italia inizia con lo spirito giusto. Il primo quarto si va avanti combattendo una buona gara difensiva e prendendo al 7' un vantaggio importante 19-12, tanto che coach Bauermann vuole il timeout che gli consegna il vantaggio allo scadere 19-20. La Polonia non riesce a sfruttare il vantaggio nel pitturato che le possono dare Gortat e Lampe, grazie alla buona vena di Cusin che non risparmia sportellate specie nell'area italiana. La nazionale azzurra sembra riuscire anche a metabolizzare la precoce uscita di scena di Datome, che subisce un trauma distorsivo al piede destro al 7'. La realtà è che l'Italia tratta meglio la palla e tira molto male, ma i polacchi chiuderanno l'incontro con una percentuale al tiro eccellente; anche se pedono palla spesso e volentieri sono sempre avanti nel punteggio. si va così al riposo lungo sul 37-41.

Nel terzo quarto l'attento Koszarek porta la Polonia in vantaggio in doppia cifra 39-51. La reazione azzurra trova la firma di Marco Belinelli, che prima ricuce sul 50-55, poi dopo la tripla di Ignerski, perde palla per il contropiede di Szubarga e infine piazza la bomba del 54-60 a fine periodo. L'abbrivio pare girare per gli azzurri che al 33', anche con i punti di Diener e Gentile, si portano a -1 (59-60), per poi paerggiare al 37': Belinelli con tre liberi (72-72). L'arrivo a difese spiegate e fallo sistematico arride però alla Polonia. il confuso finale ve lo abbiamo raccontato ... l'Italia è una squadra che di volta in volta dovrà inventarsi qualcosa di extra, il famoso extrasforzo di Pianigiani, perchè la buona attitudine tattica non può essere sufficiente a mascherare lacune al tiro qualche volta francamente incomprensibili.

Italia-Polonia 79-82 (19-20, 37-41, 54-60)

Italia. Cavaliero ne, Mancinelli 7 (2/5, 1/4), Poeta ne, Melli* 4 (1/ 2, 0/2), Vitali ne, Cusin* 9 (4/5), Datome* 6 (1/1, 1/3), Diener 8 (3/3, 0/5), Gigli (0/1), Rosselli ne, Magro ne, Cinciarini* 5 (1/ 2, 0/1), Belinelli* 24 (2/2, 4/11), Gentile 12 (1/5, 0/3), Aradori 4 (2/4, 0/1). Allenatore Simone Pianigiani. Assistenti Luca Dalmonte, Mario Fioretti.
Polonia. Wisniewski, Chylinski ne, Lampe* 16 (5/8, 0/2), Szubarga 9 (2/2, 1/3), Zamojski 3 (1/ 3 da tre), Ponitka, Kulig ne, Waczynski* 2 (1/1, 0/1), Gortat 18 (7/8), Hrycaniuk ne, Koszarek 12 (3/3 da tre), Gielo ne, Ignerski 7 (1/3 da tre ), Kelati* 7 (0/1, 1/4), Karnowski 8 (4/4). Allenatore Dirk Bauermann.
* In quintetto

Arbitri: Delestree, Oved, Denis
Note: Fallo tecnico alla panchina italiana (9-5 al 4'). Fallo antisportivo a Ignerski (54-60 al 31').
5 falli: Gortat (77-80 al 40'), Belinelli (79-80)
Tiri. T2: Ita 17/30, Pol 19/24; T3: Ita 6/30, Pol 7/19; TL: Ita 27/33, Pol 23/29. Rimbalzi: Ita 30 (Cusin 5), Pol 28 (Lampe e Gortat 5). Assist: Ita 5 (Diener 2), Pol 13 (Szubarga )
Parziali: 5' 11-12, 15' 26-29, 25' 42-51, 35' 64-66.


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