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Il punto odierno sulle società in crisi della LBA Serie A PosteMobile

di Redazione Pianetabasket.com
Fonte: Tuttosport

Il tema è quello delle società in crisi, Cantù, Avellino, per ora, ma non solo. Il fatto è che mancano regole ferree. Le società virtuose si chiedono il motivo (anche se pare un po’ tardi). Intanto Cantù avrebbe garantito la possibilità di pagare i contenziosi esistenti e dunque poi tesserare Nicola Brienza come coach e aggiungere un assistente, come da regolamento. La Fip dunque attende fino a martedì prima di chiedere un parte alla Corte e uno ai club di Legabasket sul tesseramento in via eccezionale. L’immagine è fortemente colpita. Resta il nodo delle regole permissive, ma di fronte alle denunce di Culpepper perla scorsa stagione e Udanoh per i ritardi in questa, forse si potrebbe fare qualcosa, almeno pensare tutti a cambiare i regolamenti. E siccome resta anche il nodo delle 18 squadre con poche date e allora Legabasket affronterà il tema con regole più restrittive: il progetto di autoregolamentazione in assemblea prevede fidejussione raddoppiata per chi non avrà contratti di sponsor da almeno 300.000 euro a luglio, obbligo di deposito e verifica dei contratti d’immagine già congelato per l’attuale stagione. Intanto si va risolvendo il giallo Pashutln, scorrendo le regole sembrerebbe che un coach non abbia bisogno di liberatoria ma sarebbe sufficiente appunto la propria dichiarazione, una volta verificati i pagamenti mancanti. Lunedi o al massimo martedì il gruppo Leonis terminerà l’esame delle carte e dopo l’analisi verrà subito formulata l’offerta definitiva ad Antonio Forni. Chiusura forse in anticipo di qualche giorno, o tra 10 e 16.


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