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LBA - Sandro Gamba e l'Armani: il ritorno di problemi che erano spariti

di Redazione Pianetabasket.com

L'opinione di Sandro Gamba è uscita nell'edizione di martedì de La Repubblica - Milano ben prima della gara che alle 20:00 l'Olimpia ha giocato il giorno stesso a Berlino, dove è uscita purtroppo sonoramente sconfitta. Rilette le parole del coach ventiquattr'ore dopo, si può confermare come Gamba abbia compreso bene lo stato dell'arte in casa EA7.

Sandro Gamba si preoccupa degli alti e bassi dell'Olimpia Milano che sembrano più incomprensibili della stanchezza che le continue partite fanno accumulare nella testa e nel corpo dei suoi giocatori. Torna di martedì, quando stasera la squadra sarà impegnata nella delicatissima gara di Berlino, dalle colonne de La Repubblica edizione Milano.

"È più giovane di me, anche se di poco. E il buon compleanno, alla mia Olimpia, gliel'ho augurato ormai tante di quelle volte da aver perso il conto. Altro che fidanzata, è stata per me! Il nostro è un matrimonio di lungo respiro cominciato appena dopo la guerra, celebrato sulla terra battuta grigia e dura di via Washington, dove il Borletti aveva il suo campo da gioco per il campionato nazionale di allora.

Nozze quasi obbligate, nozze riparatrici della mia mano mitragliata durante i giorni della Liberazione. E da quegli schiaffetti alla palla, dolorosi ma necessari per riacquistare la sensibilità delle dita, nacque una storia che ha già superato le nozze d'argento. Per cui, tanti auguri Olimpia! Anche se non è il migliore dei compleanni, viste le ultime due sconfitte che hanno un po' guastato la festa.

Ed è vero che la trasferta in Grecia, in casa dell'Olympiacos Pireo, era di quelle complicate. Ed è altrettanto vero che lo scivolone di Napoli ti ha comunque lasciata prima in campionato, a un passo dall'effimero titolo d'inverno e dal primo posto nel tabellone della Coppa Italia. Ma non possiamo non notare che il tuo stato di salute non è ancora dei migliori, che qualche cerotto è ben visibile sul tuo viso e la guarigione dalla brutta influenza patita in autunno non è ancora completata.

Ci sono partite che mandano ai matti gli allenatori e quella di domenica fa parte della categoria. Controlli, produci, hai le mani sui due punti, e in cinque minuti butti tutto all'aria. Ho visto la frustrazione sul volto di Ettore, conosco la sua cura nella preparazione delle gare e immagino quanto si sarà arrabbiato nel vedere gli errori accumularsi, le palle perse seguire gli errori difensivi.

E dire che tutti i giocatori dell'Armani sul parquet, nel finale di Napoli, erano esperti. Ecco, dopo un girone d'andata in campionato e uno in Eurolega, il dato che preoccupa è che questa Armani è ancora indecifrabile. Fa venire seri dubbi sulla sua consistenza. E fa fatica ad attaccare. In coppa, dove ormai tutte le difese sono organizzate e fisiche, e pure in Italia dove gli avversari stanno imparando a metterle pressione nel gioco a metà campo.

Un mio principio era, quando la mia squadra non riusciva a sviluppare gioco in velocità, di avere sul parquet almeno quattro tiratori affidabili contemporaneamente. Quest'Armani quasi mai riesce a metterli insieme. Spero ci sia ancora il tempo per lavorarci su."


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