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NBL Finals Gara 4 - New Zealand pareggia: si va alla bella! Chi sarà l'MVP?

di Redazione Pianetabasket.com

(di Davide Colotti). Gara 3: Sydney fa segnare il record assoluto di spettatori australiani in una gara NBL e si porta sul 2-1.
Gara 4: New Zealand fa segnare il record assoluto di spettatori neozelandesi in una gara NBL e si porta sul 2-2.

Non saranno i 18.049 del Pala Olimpico di Sydney, ma i 9.742 della Spark Arena di Auckland sono il pubblico Kiwi più vasto nella storia della NBL. Record di tifo e punto del due pari: a 48 ore di distanza da gara 3, i New Zealand Breakers rispondono presente sugli spalti e sul parquet, forzando la serie alla quinta e decisiva partita.

Non è serata per i Sydney Kings: i Breakers conducono dal primo all'ultimo canestro, sulle ali del trio Brantley (23 punti e 5 rimbalzi), Brown (20+5) e McDowell-White (19+6 e 5 assist). New Zealand scappa sul +12 all'intervallo, che diventano 15 in apertura di terza frazione, poi l'impetuosa rimonta degli ospiti, che si riportano sotto fino al -2 di quella che avrebbe potuto essere la penultima sirena della stagione. Ma i Kiwi non ci stanno, non a casa loro: l'ex McDowell-White caccia indietro il suo passato con due triple esiziali, e Brantley continua a produrre legna sui due lati del campo. L'ultimo quarto, poi, è notoriamente terreno di conquista della combo-guard Barry Brown Jr., che, a stretto giro di posta, tramortisce i Kings con le due giocate del match: rimbalzo difensivo in corsa e coast-to-coast fino al ferro con schiacciata, tripla con parabola infinita in faccia al lungo avversario. Nel mentre, l'MVP 2011 la spiega all'MVP 2022: il veterano Tom Abercrombie è decisivo con 6 rubate, nervoso e poco produttivo invece Xavier Cooks.
Sul Sydney Harbour Bridge sventola bandiera bianca, e i carneadi sul fondo delle panchine vedono il campo quando il cronometro non condannerebbe ancora gli ospiti.


Si va a gara 5, l'ultima comunque vada.
Sydney è più stanca, ma più esperta e potrà contare sul fattore campo. New Zealand ha individualità più in forma, ma dovrà reggere l'urto dei quasi ventimila tifosi avversari, e di una rivale che difende il titolo e sa come si vince.

NEW ZEALAND - SYDNEY 80-70
New Zealand: Brantley 23+5r, Brown 20+5r, McDowell-White 19+6r+5a
Sydney: Walton 18, Glover 12, Cooks 10+5r


LA CORSA ALL'MVP
Chi sarà eletto miglior giocatore delle Finals?
Per motivi diversi, c'è l'imbarazzo della scelta.
Da un lato, Sydney non ha potuto contare sui suoi due cavalli migliori per buona parte della serie e sono emerse candidature insospettabili, dall'altra parte il sistema New Zealand esalta i singoli, e i tre leader delle Finals, nelle statistiche e nei fatti, sono tutti dei Breakers, senza che uno prevalga nettamente sugli altri.

- Sydney: lontani i tempi della regular season, in cui Derrick Walton Jr. fatturava 16 punti e 6 assist di media e l'MVP Xavier Cooks ad altrettanti punti abbinava 8 rimbalzi e 4 assist. Dopo aver fatto da comparsa per una gara e mezzo a causa di un acciacco, il playmaker Walton Jr. è salito di colpi, e si attesta attualmente a 10,5 punti conditi da 4,75 assist. L'ala grande Cooks, la cui caviglia ha iniziato a fare le bizze in stagione regolare proprio contro New Zealand, è distante dalla forma migliore e ha in mano un biglietto di sola andata verso la NBA, destinazione Washington, a cui si unirà al termine di queste Finals. Difficile per lui fare la differenza in non perfette condizioni, e con il timore di compromettere il suo approdo negli States. Finora appena 7,5 punti e 5,25 rimbalzi per lui, scivolato addirittura a sesto marcatore della sua squadra.
Detto che sia Walton che Cooks potrebbero ancora regalare a Sydney e a loro stessi una zampata da MVP, la maggiore continuità nella serie l'hanno dimostrata sinora la guardia australiana di origini serbo-canadesi Dejan Vasiljevic (12 punti, 3,75 rimbalzi, 2,25 assist) e soprattutto lo swingman e collante difensivo americano Justin Simon (12,25 punti, 5,75 rimbalzi, 1,5 assist, 2 rubate, 1,25 stoppate). Merita una sorprendente menzione il play-guardia di rincalzo Angus Glover, autore di una serie di altissimo profilo, soprattutto in considerazione del limitato minutaggio a disposizione. Il classe '98 ha prodotto finora 10,75 punti, frutto di una mano precisa quanto mortifera dalla lunga distanza, incluso il 4/5 di gara 4 in 15'. Ciò che maggiormente sorprende del tiratore mancino, compagno di squadra in maglia Illawarra (19/20) sia di Lamelo Ball che del leggendario David Andersen, è la freddezza con cui ha mandato continuamente a segno i tiri cruciali, ricavandosi un ruolo da "sentenza" di queste finali.

- New Zealand: non è una serie per lunghi interni, come dimostra la scarsa vena del pluri-MVP Cooks, e come conferma l'evanescente Dererk Pardon, ex Reggio Emilia, che aveva maramaldeggiato in semifinale contro Tasmania. Le sue medie di 15 punti e oltre 11 rimbalzi si sono striminzite a 6 + 5,75 nelle Finals, alternando difese cruciali a una mano quasi deleteria (4/10 in lunetta in gara 4), ma a sua discolpa fasciata da settimane.
È una serie per lunghi perimetrali, invece, come testimonia l'MVP di gara 4, lo stretch four americano Jarrell Brantley, autore sin qui di 17,25 punti, 5 rimbalzi e 1,5 assist a partita. Tutto solidità e concretezza, l'ala ex Utah Jazz è preceduto in classifica marcatori nelle Finals soltanto dal play-guardia connazionale Barry Brown Jr. (17,5 punti, 3 rimbalzi, 2,25 assist, 1,75 recuperi), puro istinto al servizio della squadra nei momenti cruciali.
Terzo per punti, ma primo assoluto nella serie sia per rimbalzi (!) che per assist è il playmaker australiano William McDowell-White (14 ppg, 6rpg, 5apg), giovane generale in campo e sorprendente lottatore sotto i tabelloni, al punto di sfiorare la tripla doppia in gara 1 (19+9+9).

Considerata la tendenza protezionistica a premiare, se possibile, i giocatori locali, Vasiljevic e McDowell-White partono in leggerissimo vantaggio nello sprint per il trofeo individuale più ambito qualora si confermassero in gara 5, ma i candidati ad approfittare di eventuali passi falsi sono numerosi da ambo le parti. E per fortuna non si vive, e non si premia, di sole statistiche.

Davide Colotti.


New Zealand Breakers vs. Sydney Kings - Game Highlights


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