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La sconfitta della Virtus contro Patrasso: come tornar continui in poco tempo?

di Davide Trebbi

Prima o poi doveva succedere. Esce sconfitta la Virtus Bologna in  Eurocup contro Patrasso, la prima sconfitta stagionale dopo cinque settimane dalla partenza.

Una Segafredo ingabbiata e domata sotto l’ottima organizzazione di coach Giatras, laddove organizza un piano strategico molto efficiente per il risultato finale. 

I primi dieci minuti, tra una trombetta assordante e l’altra, la VNera fatica a trovarsi e viene tramortita sotto le triple avversarie e l’ottima difesa. I bianconeri prima provan a rispondere negativamente con la stessa moneta poi si affidano insolitamente alla fretta e poi alla ricerca spasmodica di canestri ravvicinati, fino alla salubre traccia segnata dal solito Milos Teodosic che però non troverà seguaci.

Patrasso cala l’intensità perché condannata dai falli, Hunter prova a prendersi l’area dopo aver incontrato innumerevoli raddoppi e la Virtus torna avanti senza però convincere pienamente. 

Il ritmo cala, i possessi diventano cruciali, i greci riprendono a proteggersi più intensamente ed estremizzano il loro attacco inserendo un’ala Agravanis al posto dell’ottimo centro Bogris, vincono l’incontro.

Una resa che sveglia in un momento di torpore e decantazione dove nonostante un controllo delle carambole è mancata la lucidità e la meticolosità.

L’impulso ha avuto la meglio sull’efficenza, senza trovar colpevoli, antipatie a pelle o alibi ma semplicemente si è perso per congetture finali in una gara nefasta.

Tra 80 ore la banda di Djordjevic ha già modo di riscattarsi nella medesima situazione contro la Leonessa Brescia che vede il sangue delle ferite e vuol esser la prima a sterrare il colpo in campionato.

L’antidoto o medicina è la ripresa impassibile delle antecedenti operazioni, grossa curiosità visto la peculiarità. 


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