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Techfind A1 Coppa Italia femminile: perchè Schio è ancora Regina

di Eduardo Lubrano

@Ufficio Stampa Famila Basket Schio

Come sapete tutti e se non lo sapete, ecco qui la cronaca di come è andata la finale di Coppa Italia Techfind di A1 femminile tra Famila Wuber Schio ed Umana Reyer Venezia, la formazione orange ha portato a casa la Coppa numero 14 della sua storia che sommata agli 11 Campionati italiani (l'ultimo l'anno scorso) alle 13 Supercoppe, alle 2 Coppe Ronchetti ed all'Eurocup Women, ne fanno la squadra italiana più vincente e forte degli anni duemila e forse non solo. Perchè a tutto questo va aggiunta la Final Four di Euroleague che Schio giocherà dal 14 al 16 aprile a Praga.

E più che parlare di carro armato o di rullo compressore, direi che bisogna parlare di una squadra che sa sempre come giocare a pallacanestro a prescindere degli allenatori che ha avuto: dal 1996 anno della prima Coppa Italia nel 1996, con Dante Carzaniga, alla prima Coppa Ronchetti (2001) con Aldo Corno, al primo scudetto vinto con Fabio Fossati nel 2004, all'Eurocup Women con Sandro Orlando, la squadra veneta ha sempre avuto giocatrici molto forti ed un gioco superiore alle altre: soprattutto ogni allenatore ha portato le sue idee ma ha trovato un ambiente con piani e progetti chiari dove potersi esprimere. Certamente la fortuna ha aiutato in qualche caso le ragazze in maglia bianco-arancione ma quella iuta tutti quelli che osano come dicevano i latini. Nei giorni contemporanei sotto la guida di Georgios Dikaioulakos, la squadra ha aumentato la sua potenza difensiva, la brillantezza del suo gioco e la velocità. Ed ha almeno due o tre di aspetti cardine sui quali fissa e sue vittorie.

Il primo è che difende benissimo su qualunque avversaria. Perchè ha giocatrici duttili capaci di cambiare se serve ma che sano tenere molto bene l'uno contro uno, cosa che aiuta l'autostima e permette a tutte di gestire la fase difensiva con molta serenità sapendo che se proprio è necessario un aiuto arriverà. Ma non è il l'elemento fondamentale ella difesa.

Ha giocatrici veloci, da contropiede e da gioco in transizione perchè anche le lunghe corrono bene il campo e possono finire vicino a canestro con grande facilità. Schio esegue il miglior alto-basso d'Italia tra le sue lunghe che sanno correre verso il post alto – lungo la linea del tiro libero -  mentre la compagna è in movimento verso il basso – verso il canestro - in perfetta sincronia, il che dimostra un lavoro molto dettagliato nello specifico.

E poi gioca un pick&roll magnifico soprattutto quando una delle due giocatrici chiamate ad eseguirlo è Giorgia Sottana che con la palla in mano è in grado di trovare la compagna che ha "rollato" cioè si è girata verso il canestro dopo aver portato il blocco, in ogni modo possibile e spesso con passaggi da applausi a scena aperta.

Tutto questo detto non basta se non si hanno delle interpreti di assoluto valore. E Schio almeno per l'Italia ce le ha, tutte. Panchina lunga, esperta che contribuisce a che gli allenamenti siano sempre di alta qualità. Ora vedremo se gli investimenti - perchè il patron Cestaro e gli sponsor del Famila Basket Schio Srl SSD di risorse ne investono tante tante ogni anno - saranno sufficienti anche per una finale Europea.

Perchè è bello essere nelle Final Four ma speriamo tutti di poter assistere alla finale di capitan Sottana e compagne per il titolo, il prossimo 16 aprile.  


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