Comitato Regionale Lombardo commissariato, nessun rischio per i Comitati Provinciali

Fonte: Gazzetta dello Sport ed. Lombardia
Smiroldo
Smiroldo

 La vicenda del commissariamento del Comitato Regionale Lombardo è giunta ad una nuova fase. Il Commissario Vittorio Smiroldo si è insediato negli uffici di Via Piranesi assieme ai funzionari che devono portare avanti l'indagine per le irregolarità amministrative, cui avevano fatto seguito le dimissioni del presidente Enrico Ragnolini e lo scioglimento del Consiglio Regionale. Parallelamente, i funzionari della Procura Federale stanno già lavorando per stabilire se ci siano state delle operazioni illegittime nella gestione del conto corrente destinato al pagamento degli affitti delle strutture al Comune di Milano, che il CRL gestiva per conto delle società. Non commissariati La prima novità riguarda proprio i componenti del consiglio decaduto. La linea che sta prendendo piede in questi giorni è quella di una interpretazione meno estrema dell'articolo 10 dello statuto, quello cioè che riguarda l'ineleggibilità di persone oggetto di commissariamento. La questione si può semplificare in questo modo: dopo le accuse di irregolarità amministrative, il presidente Ragnolini si è dimesso, ma teoricamente il consiglio sarebbe potuto rimanere in carica per l'ordinaria amministrazione. Mancando il presidente, però, la Federazione ha provveduto a commissariare il comitato, ma non il consiglio, che è stato invece sciolto a seguito del commissariamento stesso. A questo punto i consiglieri uscenti non sono da considerare commissariati, e quindi decaduti da ogni carica federale e ineleggibili per le future consultazioni, bensì decaduti a seguito dello scioglimento. Lo scenario dunque muta radicalmente. I tre presidenti di Comitati Provinciali che sedevano in Consiglio Regionale, Giuseppe Ventre di Bergamo, Antonio Pini di Como e Alberto Sacchi di Varese possono tranquillamente rimanere in sella ai loro distaccamenti provinciali e possono, come tutti gli altri componenti del consiglio sciolto, ritenersi eleggibili per futuri incarichi. La prima mossa del Commissario Smiroldo è stata quella di incontrare personalmente i consiglieri regionali, chiedendo loro collaborazione e disponibilità per i prossimi tre mesi che precedono le elezioni della nuova reggenza. L'obiettivo principale di questi consiglieri è in primo luogo quello di ottenere in tempi brevi un riconoscimento di estraneità all'inchiesta in corso, oltre chiaramente al pass per la nuova eleggibilità. Da loro Smiroldo ha avuto la massima collaborazione affinché le attività del Comitato continuino senza esagerati scossoni per chi deve poi tradurre sul campo l'attività federale, ovvero le società.