Sparisce la «prostituta» nella sentenza del Giudice FIP sui fatti di Motta di Livenza

È stata emessa questa mattina la sentenza del Giudice sportivo regionale in merito ai fatti accaduti nel corso della gara del campionato di serie DR1 che è stata oggetto di una particolare attenzione mediatica. Lo scorso 8 marzo, proprio nel giorno della Festa della Donna, la mamma di un giocatore in campo ha pesantemente insultato la direttrice di gara Alice Fornasier, 18 anni, la quale è scoppiata in lacrime e ha mandato le squadre negli spogliatoi, sospendendo la gara. "Cosa ci fai qui l'8 marzo? Vai a fare la prostituta, vai a casa", le parole della donna. Nella nota della FIP si legge: "Il provvedimento è figlio di un lungo approfondimento degli organi competenti e basato sul dettagliato rapporto gara fornito dalla coppia arbitrale.
È necessario e fondamentale evidenziare come nessuno dei due arbitri abbia sentito e di conseguenza riportato nel rapporto gara offese nei confronti del secondo arbitro, riconducibili a quanto riportato a mezzo stampa. I due arbitri hanno infatti sospeso la partita dopo avere udito provenire dalla tribuna ingiurie e altre frasi offensive nei confronti della direttrice di gara".
LA DECISIONE DEL GIUDICE
Tra atti di gara, le parole del primo arbitro e il rapporto arbitrale si legge di quanto accaduto nel corso della partita.
a) per l’intera durata della gara, tutta la tifoseria della squadra di casa ha insultato la coppia arbitrale;
b) nel 3º quarto di gioco, durante l’amministrazione di una rimessa, il pubblico della squadra di casa ha lanciato in direzione del 1º arbitro 2 caramelle, senza colpirlo;
c) durante il 4º quarto di gioco, quando mancavano 6:14 al termine della gara, sul punteggio di 67-59, la coppia arbitrale ha deciso di sospendere la gara dopo avere udito provenire dalla tribuna in direzione della direttrice di gara le seguenti parole: “Oggi è anche la giornata della donna ma tu non hai il diritto di fare l’arbitro” e “È meglio che tu vada a fare la spesa”;
d) mentre la squadra CIA lasciava il terreno di gioco in direzione degli spogliatoi, il pubblico di casa ha rivolto nuovi insulti alla coppia arbitrale, questa volta indirizzandosi più in particolare verso il 2° arbitro e contestando la decisione di sospendere la partita; e) dopo 10 minuti di sospensione, la gara è regolarmente ripresa fino alla sua conclusione;
f) al termine della gara il capitano della squadra ospite U.S. Dil. Nuovo Basket Feltre ha preannunciato l’intenzione di proporre reclamo avverso il risultato di gara ritenendo che, dopo la sospensione disposta dagli arbitri, non vi fossero le condizioni ambientali e psicologiche per il prosieguo della partita.
Di conseguenza è stata comminata alla società "PALLACANESTRO MOTTA ASD la sanzione della squalifica del campo di gioco per 1 giornata, mandando all’Ufficio Gare per l’applicazione della sanzione ai sensi dell’art. 17 co. 4 Regol. Giustizia (art. 27 co. 4/b-d, art. 28 co. 4, art. 17 co. 4 Regol. Giust.)", oltre che una "sanzione dell’ammenda di € 30,00 per il lancio da parte del pubblico di oggetti non contundenti in direzione del primo arbitro, senza colpire (art. 27 co. 6 b-c Regol. Giust.)". La gara è stata infine omologata con il risultato conseguito sul campo, dal momento che al reclamo avverso il risultato di gara non ha fatto seguito la relativa istanza da parte della società ospite, da presentarsi a pena di inammissibilità con le modalità e nei termini previsti dall’art. 94 Regolam. di Giustizia.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE FIP VENETO
“Sono stati giorni difficili per tutti – le parole del Presidente regionale, Fabio Crivellaro – La Federazione conferma in maniera decisa la condanna di ogni tipo di atto discriminatorio e di genere. Ma anche di offese e insulti che non sono più tollerabili nei confronti dei direttori di gara. Attorno a questo episodio c’è stato un clamore mediatico, frutto anche del caos generato in quei concitati momenti di partita, che deve far capire a tutti come non sia più possibile sopportare situazioni del genere.
Confidiamo come già ribadito nel precedente comunicato massima collaborazione dalle società e dai tesserati, al fine di poter disputare le partite del nostro meraviglioso sport in un clima di sano spirito sportivo, pensando più̀ al basket giocato che alle polemiche”.