Gigi Datome "Istanbul e il Fenerbahçe, un mondo... pazzesco!"

Gigi Datome "Istanbul e il Fenerbahçe, un mondo... pazzesco!"

Un'altra grande prestazione in Euroleague di Luigi Datome (vittima di turno il Cedevita Zagabria di Mrsic e Pozzecco), e la Gazzetta dello Sport se ne esce con una intervista alla grandissima ala italiana ed europea. Il Fenerbahçe e Obradovic, il vivere in una città al crocevia delle tensioni del Medio Oriente. Nulla è facile, nulla è scontato a Istanbul:

"Mi è dispiaciuto aver creato preoccupazioni alla famiglia, agli amici, ai tifosi che ho in Italia. È un problema del mondo intero, l'obiettivo dell'Isis è seminare terrore. Bisogna fare la propria vita, altrimenti si finisce di vivere. Certo, cerco di non andare in centro quando ci sono manifestazioni, ma resto tranquillo e sereno. Così come tutta la squadra: non temiamo attentati, non giriamo con la scorta, al di fuori di quando arriviamo in pullman al palazzetto per evitare il traffico pazzesco che c'è qui. Quello del Grande Raccordo Anulare di Roma rispetto a questo è robetta. Ecco perché ho preso casa a due passi dal palasport, nella zona asiatica della città".

Obradovic e Gherardini: "Coach Zeljko? O si prova a fare la pallacanestro come la intende lui, oppure sei... finito. Scherzi a parte, pretende il massimo, vuole una costante attenzione durante gli allenamenti dove non si possono avere cali di tensione. Ma non è un burbero, fuori dal campo è piacevole parlarci. E capisce che oltre il basket e i palazzetti c'è anche una vita. Gherardini è super; è stato ed è un mio punto di riferimento sin dall'inizio facilitandomi l'inserimento in un club comunque di primo livello, che non ti fa mancare nulla. E poi con lui posso parlare italiano... Il tifo è pazzesco, ovunque giochiamo sembra di stare in casa. La comunità turca è immensa, il Fener viene identificato come una Repubblica formata da circa 30 milioni di tifosi al mondo tra calcio e basket, ovviamente.

Europei con la Nazionale, vecchio e nuovo Ct.  "Intanto, ringrazio l'ex et. Pianigiani. Ha fatto un gran lavoro, con lui sono cresciuto molto. Ha migliorato tanto anche la struttura della Fip attraverso corsi e aggiornamenti. La Nazionale rappresenta qualcosa di magico: la prossima è la sedicesima stagione di fila in maglia azzurra tra giovanili e prima squadra. Ho passato più estati in Nazionale che senza. Vogliamo andare a Rio, sarebbe fantastico. Ho parlato con Messina, sono rimasto molto colpito dal suo atteggiamento e dalla sua voglia. Il sorteggio? Come dice il coach, andare all'Olimpiade dipende da noi. Manca ancora tanto, non si sa bene chi ci sarà tra i giocatori avversari. Se siamo in salute avremo la nostra occasione. E giocare in casa, a Torino, dovrà essere fondamentale".

Per lo scudetto in Italia "Milano è la più attrezzata, però vincere non è mai facile. E infatti ha conquistato in questi anni soltanto uno scudetto e per giunta alla settima gara".