Daniele vs Andrea, sfida nella famiglia Cinciarini

Daniele vs Andrea, sfida nella famiglia Cinciarini

Tocca a Daniele Cinciarini, sul Il Resto del Carlino a firma Gabriele Gallo, tratteggiare la sfida tipo Ok Corral tutta in famiglia con il fratello Andrea, perchè "la sfida tra Montegranaro e Grissin Bon non è solo l'incontro-scontro tra un cospicuo gruppo di ex marchigiani ora in canotta biancorossa: Antonutti, Brunner, Karl. Vive anche del duello fratricida tra Andrea, playmaker dei reggiani, e Daniele Cinciarini, guardia dal tiro mortifero e capitano della Sutor. Come già abbiamo avuto modo di raccontare, nelle frequenti riunioni della Cinciarini-family in quel di Pesaro gli 1 contro 1 sul Campetto di casa tra i due fratelli sono una costante, e alla vigilia della gara di domani, non è mancato, tra i due, il confronto scherzoso. Come spiega nell'intervista che segue Daniele Cinciarini, il maggiore dei due "brothers" con i suoi 30 anni.

Partiamo da suo fratello Andrea. E' migliorato ancora secondo lei? «Ritengo di sì. L'ottima stagione con Reggio, l'esperienza degli Europei, lo hanno ulteriormente temprato e formato».

Nonostante l'amarezza per la mancata qualificazione ai mondiali? «Magari per il risultato la delusione gli è rimasta. Ma sotto l'aspetto tecnico l'esperienza con la Nazionale gli ha fatto acquisire ulteriore fiducia e leadership, e confermato la sua grande crescita. Nelle fila azzurre era, di fatto, l'unico play vecchio stampo. Che prima pensava a far girare la squadra, poi a sé stesso».

Vi siete già scambiati i rituali "sfottò" tra fratelli, pregara? «Sì, ci siamo sentiti al telefono. Lo facciamo abitualmente ogni settimana ma chiaramente quest'ultima ha avuto un sapore speciale. Lui mi ha detto che ha tutte le intenzioni di battermi perché la Grissin Bon vuole continuare a vincere e, in più, vuole aggiungere un'altra tacca ai successi personali su di me (ride, ndr)».

Lei come ha risposto? «Che stavolta se lo scorda. Noi dobbiamo assolutamente vincere per muovere la nostra classifica, specialmente dopo la debacle di Venezia».

E come pensate di superare Reggio? «Non sarà un'impresa facile, perché i biancorossi hanno obiettivi diversi dai nostri, ben più ambiziosi. Hanno dimostrato di avere mille risorse, e l'aver battuto Siena è un segnale preciso della loro forza. La Grissin Bon è un team equilibrato, che difende molto bene. Per vincere, quindi, dovremo quantomeno fare meglio di loro. Mi aspetto un match molto tirato».

I vostri genitori per chi tiferanno stavolta? «Normalmente si dividono, perché sanno che un Cinciarini festeggia comunque alla fine. Questa volta però confido che sosterranno entrambi la Sutor. Siamo a zero punti, tocca a me vincere».