Siena-Milano, Banchi: «Abbiamo saputo reagire alle difficolta della vigilia

Le parole dei due tecnici al termine di gara-3 dei quarti di finale playoff
Fonte: La Nazione
Luca Banchi
Luca Banchi
© foto di Foto di Savino Paolella

SIENA – Luca Banchi è telegrafico. Si siede, inizia a parlare, conclude la sua analisi, ringrazia i presenti e torna negli spogliatoi. E' telegrafico e scuro in volto. Ma non c'entra la partita, ovviamente. Chi lo conosce direbbe che è un modo per mantenere la concentrazione. Lo ha fatto dopo gara-I quando ha attaccato la prestazione dei suoi ragazzi, lo ha fatto in ga-ra-2 quando ha attaccato quella della terna. E allora non vuole lasciarsi certo andare a trionfalismi dopo la terza partita di una serie che quantomeno arriverà alla quinta. Cosa ha detto Luca Banchi: «Una buona partita, fin dall'approccio, sapendo reagire alle difficoltà che ci hanno tormentato in questa vigilia. Combinando questo alla tipologia di sconfitta che abbiamo dovuto digerire in gara-2 il tutto ingigantisce il profilo della prestazione della squadra. Adesso con la stessa capacità con cui abbiamo saputo riciclarci dopo due sconfitte diverse, dovremo essere bravi ad affrontare gara-3 per mantenere quel pallino che abbiamo nella serie, a prescindere dal parziale». Il riferimento a quanto successo nella seconda partita è chiaro ed evidentemente ancora non digerito. Banchi ha trasmesso la sua grinta alla squadra. E non vuole che queste energie siano disperse dopo una vittoria che vale molto in termini teorici, di testa, di energie ma non è determinante per il proseguo della serie. Come non si era montato la testa dopo le prime due partite,

Sergio Scariolo non se la fascia per la sconfitta in gara-3. «La Mens Sana ha meritato, ha giocato con più aggressività ed intensità di noi. Noi ci siamo innervositi nel secondo quarto e questo atteggiamento ha contribuito a scavare il gap che poi si è mantenuto fino alla fine. Ci complimentiamo con Siena e cerchiamo di con- cludere in gara-4 quello che ci eravamo prefissi di fare: tornare a Milano con una vittoria. Sapevamo che sarebbe stato difficile, adesso lo abbiamo verificato in maniera diretta». Al coach di Milano viene posto in quesito che ne contiene due. «Langford? Su Keith navighiamo a vista, giorno per giorno. In gara-3 non era assolutamente in grado di giocare. Vedremo cosa succederà. Ma è inutile fare previsioni. Cosa deve cambiare? Diverse cose ma la difesa su perimetro sia su Brown che su Moss è stata deficitaria. E David si è accodato alla grande prestazione offensiva di Brown e Hackett». Le parole del post partita non contano. I fatti dei 40 si. Eccome.

Federico Cappelli