LBA - Cantù: dopo la vittoria su Treviso come guardare la classifica?

01.03.2021 20:10 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Jordan Bayehe
Jordan Bayehe
© foto di pallacanestrocantu.com

Dopo il successo su Treviso, che deve fare Cantù? Gettare un’occhiata in alto, verso quel plotone di squadre che la precede di una manciata di punti tra l’8° e il 12° posto in classifica? Oppure continuare a guardarsi di fianco (dove ora ci sta Trento) e immediatamente alle spalle (dove ora Varese sta un passo più indietro)? Sicuramente meglio “stare schisci”, come dicono da queste parti, perché dopo 19 partite (e 6 vittorie, di cui 2 nell’era Bucchi) l’Acqua San Bernardo continua a essere una squadra alla ricerca di equilibri in attacco e gerarchie sotto canestro, quelle che questa volta vedono l’ultimo arrivato Bigby-Williams in tuta a incitare i compagni.

Nel prezioso successo sulla De’Longhi i brianzoli hanno però confermato di essere sulla buona strada nello sviluppo di una capacità già intravista nella vittoria su Varese e nell’onorevole sconfitta di Venezia: quella di saper ora rimanere nel match ricucendo i break subiti (come l’iniziale 10-21 con Treviso) grazie a una maggiore intensità difensiva, per potersela poi andare a giocare in fondo. Qualità non secondaria in questo Campionato spaccato in due come livello di forze e che, se replicata, tornerà sicuramente utile anche nella prossima trasferta di Trieste (7 marzo, ore 20.45) e nel successivo impegno al PalaDesio contro Cremona (14 marzo, ore 19). Mietere subito altri punti autorizzerebbe forse a spostare l’attenzione anche verso qualche gradino più in alto, ma il processo di formazione di questa squadra e di diverse sue individualità è ancora troppo aperto per potersi permettere eccessive divagazioni. 

Sotto canestro, per esempio, ecco finalmente con Treviso un Jordan Bayehe reso più sicuro e intraprendente dai minuti concessigli da coach Bucchi e forse anche dalla positiva esperienza vissuta con la nazionale del Camerun: ottima la sua difesa su Mekowulu, decisive un paio di giocate offensive nell’ultimo quarto. Ma sempre sotto canestro ecco anche un Sha'markus Kennedy che le ripetute esclusioni dal roster e le voci di taglio paiono aver svuotato di quell’esplosiva energia mostrata a inizio torneo, e non solo perché non figura nemmeno una stoppata nel tabellino contro Treviso e perché un paio di potenziali alley-oop sono rimasti incompiuti. E meno brillante del solito, anche perché utilizzato a spezzoni e con minutaggio ridotto (quesito per noi irrisolto), è stata anche la prestazione di Gabriele Procida: 8 punti, 2 rimbalzi e 2 assist in 14’ decisamente sotto lo standard che l’ha portato a esordire di recente con la maglia azzurra.

Inoltre: se punta verso l’alto il borsino di Andrea Pecchia, per i 9 punti a referto ma soprattutto per la decisa difesa su Logan nella seconda parte di partita, in picchiata è parso questa volta quello di Donte Thomas, con 3 punti, 2 assist e nemmeno un rimbalzo a referto. Mentre tra i veterani, ottima (al di là del 6/16 dal campo) la prestazione da top-scorer di Frank Gaines (22 punti), positiva quella da vecchia volpe del parquet di Leunen (6 punti e 8 rimbalzi tutti d’esperienza) e ancora una volta da decodificare quella di Smith: perché 14 punti e 6 assist sono tutt’altro che da disprezzare, ma l’impressione continua a essere quella che Jaime non abbia ancora in mano le chiavi della squadra come ci aveva abituato in passato. E con l’incognita che quando le lascia a Jazz Johnson (9 punti, 2 assist e 2 palle perse contro Treviso) tutto può risolversi in uno spettacolare sorpasso come in un crash in stile Paperissima.

Nota positiva sopra ogni incertezza individuale: la difesa, vero imprinting della nuova gestione di coach Bucchi. Quella che ha permesso all’Acqua San Bernardo di portarla a casa contro Treviso e che potrebbe regalare altre positive sorprese ai tifosi canturini da qui all’uovo di Pasqua. Sempre dandosi un’occhiata di lato e una alle spalle prima di voltare lo sguardo verso l’alto. (Paolo Corio)