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LBA - Ciao Milano, ma Luis Scola potrebbe rimanere in Italia

MERCATO LBA - Ciao Milano, ma Luis Scola potrebbe rimanere in Italia
© foto di foto Savino Paolella

Ieri Luis Scola ha comunicato a Ettore Messina che a 40 anni non volerà nei cieli d'Europa come una trottola ed è arrivata la logica separazione consensuale. Passo d'addio? Si, no, non so. Anzi: ancora un anno e forse in una squadra italiana meno impegnativa sotto il profilo logistico-sportivo. Scola ne parla con Roberto De Ponti del Corriere della Sera.

Valencia - Olimpia 81-83. No, non era questo il passo d'addio che avevo in mente per me. Pensavo a un palazzo pieno, a una partita importante, all'abbraccio dei compagni.

Se quella di Valencia dovesse essere la mia ultima partita sarebbe un po' triste. Ma va bene ugualmente, quello che dovevo fare in 25 anni di carriera l'ho fatto. sono in pace con me stesso.

Tokyo si allontana. Dovrò valutare. Dalla voglia di mettersi a sudare di nuovo in palestra. Di lottare per un pallone. Di fare un tiro in più. In questo momento non so cosa farò.

So solo che non potrei accettare di essere un giocatore a mezzo servizio. Conosco solo due velocità: o il 100% o lo 0%. Se dovessi capire che non posso dare il 100%, allora smetterei subito. Mi do qualche giorno per pensarci.

Sensazioni dell'addio. Nessuna sensazione particolare. Alla mia età metti in preventivo di poter smettere da un momento all'altro. Il basket mi ha dato tanto, io ho dato qualcosa al basket ma la priorità adesso è la famiglia.

Programmi. L'idea è di rimanere a Milano fino a Natale, poi decideremo.

Con un club italiano? Diciamo che sarebbe un'opzione migliore rispetto ad altre. Ma intanto sono felice per una cosa. Dopo un anno in Italia ho fatto la mia prima intervista in italiano. Sono soddisfatto. E se dovessi giocare un altro anno in Italia, magari...