Adam Silver a tutto tondo: conferenza stampa a Toronto

Adam Silver a tutto tondo: conferenza stampa a Toronto

215 paesi collegati all'All Star Game, 120 giocatori NBA presenti la maggior parte come spettatori. Snocciola numeri importanti Adam Silver, giustamente inorgoglito dal successo della creatura che David Stern gli ha lasciato con il compito di farla crescere ancora di più. Conferenza stampa del Commissioner a Toronto, e tante cose interessanti da raccontare.

Hack-a-Shaq: "Sicuramente non adesso. Bisognerà parlarne, perché non c'è molto accordo fra i proprietari su come cambiare la regola. E siccome ci vuole il voto di almeno 20 franchigie su 30, non sarà semplice".

Esportare l'All Star Game? "Ne stiamo parlando, farà parte dei temi da mettere sul tavolo con il sindacato giocatori, in cui discuteremo dei riposi, della lunghezza della stagione e della preseason. Non credo che succederà nei prossimi tre o quattro anni. Mexico City è una esperienza preziosa e interessante. Per motivi di lunghezza del viaggio, e solo per quella, mi pare difficile che possa accadere in Asia. Molto più probabile un sito europeo".

Kobe Bryant. "Oltre ad essere un grande giocatore, ha avuto un grande impatto nella espansione globale della NBA, credo perché ha trascorso gran parte della sua infanzia in Italia, perché parla diverse lingue, credo perché era particolarmente interessato a conoscere altre culture."

Esplosione del salary cup. "Davvero non so che cosa prevedere. Non era qualcosa a cui avevamo pensato quando abbiamo scritto e firmato l'accordo collettivo con il sindacato. Chiaro che preferiamo un sistema dove il talento dei grandi giocatori viene distribuito su tanti mercati"

D-League. "La priorità della Lega è l'espansione della D-League fino ad arrivare a 30 franchigie, una a testa per ogni club NBA. Una realtà che vogliamo raggiungere velocemente.

Draft: spostamento a luglio? "A me piacerebbe mantenerlo nel mese di giugno, per non dovermi confrontare con il weekend del 4 luglio. Se faremo un cambiamento, si tratterà di un paio di giorni e non di più".

Toronto, il freddo, la città sotterranea. "Non mi pare un problema, visto che i nostri eventi sono al coperto. E poi Naismith, che era di queste parti, inventò il basket proprio per avere un'attività da svolgere indoor..."