Charlotte Hornets: fuoco di paglia o contenders ad Est?

Charlotte Hornets: fuoco di paglia o contenders ad Est?

(di Giovanni Rinaldi). Nella Eastern Conference l'equilibrio regna sovrano. In testa troviamo i soliti Cleveland Cavaliers, trascinati da Lebron James verso un primo posto tutt'altro che sicuro. Infatti, dietro a King James, ecco spuntare di prepotenza i Charlotte Hornets. Su ventuno partite disputate il tabellino recita tredici vittorie e otto sconfitte, di cui tredici partite giocate alla Time Warner Cable Arena e otto lontani dal pubblico amico. Secondi nella classifica generale a Est, ma primi nella Southeast Division. La notte del 10 dicembre hanno macinato i Miami Heat 81-99 dopo essere anche stati abbondantemente sopra le venti lunghezze di vantaggio.

 

Da notare la strepitosa prestazione di Nicolas Batum, che partendo dal quintetto ha siglato una tripla doppia condita da 10 punti, 11 rimbalzi e 11 assist con il 33% al tiro e il 75% dalla lunetta. Un altro apporto importante è stato dato dalle prestazioni di Marvin Williams con 18 punti, di cui 4 su 6 da tre punti, e 4 rimbalzi, e dal playmaker Kemba Walker, siglando 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist. Una partita a senso unico, nonostante gli Heat non fossero assolutamente dati per sfavoriti. Charlotte ha dimostrato di essere una seria contender per i playoff a Est di questo passo. Sulla franchigia non ha nemmeno pesato più di tanto la mancanza del loro centro Al Jefferson, squalifica di 5 giornate compresa la decurtazione della paga per una violazione del programma antidroga da parte del lungo degli Hornets. Tutto ciò sarà applicato nel momento in cui Jefferson verrà ufficialmente dichiarato guarito dall'infortunio alla gamba. Al Jefferson si è scusato con la squadra e il proprietario della squadra, Michael Jordan, definendo la sua disavventura (si vocifera che Jefferson abbia violato il programma antidroga fumando della marijuana) una pessima scelta.

 

Dopo questa nota negativa, torniamo alla nota positiva che deriva dall'inserimento nel quintetto di Nicolas Batum: dopo essere partito quasi sempre come sesto uomo, ha dimostrato di sapersi far trovare pronto nel momento del bisogno con ottimi risultati. Nelle ultime dieci partite gli Hornets hanno un risultato di 8 vinte e 2 perse, mentre in casa hanno per il momento un record 10/3 e in trasferta 3/5, conducendo una serie di tre vittorie di fila. Possiamo affermare con certezza che il rendimento della squadra del North Carolina in casa è impeccabile, anche per l'apporto dei numerosi fan che riempiono ogni volta la Time Warner Cable Arena. Si pensava che con la cessione di Lance Stephenson ci sarebbero stati problemi di continuità: basati sull'asse Walker-Stephenson, nel corso della passata stagione però l’apporto dell’ex Indiana era sempre più stato marginalizzato. Invece per il momento Nicolas Batum sembra reggere meglio il paragone, dimostrandosi un giocatore molto versatile e decisivo nei momenti importanti come a Portland. Dal suo canto Lance Stephenson dopo la cessione ai Los Angeles Clippers non sta di certo brillando, tant'è che si vocifera di una sua cessione insieme a Josh Smith per liberare un monte stipendi molto ingombrante e per sistemare una chimica di squadra di cui non fanno parte questi ultimi. Per Stephenson si parla di una probabile soluzione relativa al ritorno agli Indiana Pacers, sua squadra dal 2010 al 2014.

 

In questo momento il proprietario Michael Jordan si gode i risultati della sua franchigia, sperando possano durare il più a lungo possibile. A differenza della Western Conference, dove si assiste allo strapotere dei Golden State Warriors, dei San Antonio Spurs e Oklahoma City Thunder dopo i quali regna un livello quasi omogeneo, nella Eastern Conference la situazione è più equilibrata. Tra i Cavaliers primi in classifica e gli Hornets c'è una sola sconfitta di differenza, Toronto e Atlanta seguono immediatamente con quattordici vinte e nove perse, Indiana e Miami lasciate a breve distanza con dodici vinte e otto perse, fino ad arrivare a Boston con tredici vinte e nove perse e Chicago con undici vinte e otto perse. In questa condizione, in cui nel breve periodo con una piccola striscia vincente si possono ribaltare gli equilibri precari della classifica, resta molto importante la concentrazione a ogni singola gara e il saper reagire abbastanza in fretta per non precipitare nei meandri della classifica. Charlotte per il momento sta dimostrando di poter essere tra le favorite all'accesso ai playoff, bisogna verificare se avranno costanza nei risultati, o se fino ad ora hanno avuto solo una serie di fortunati eventi – comprese le cinque gare in più disputate in casa - che li ha portati alle calcagna dei Cavaliers.