Sponsorizzazione 2022: +8,2%, Dietro il calcio padrone, c'è il basket

20.02.2023 00:16 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Sponsorizzazione 2022: +8,2%, Dietro il calcio padrone, c'è il basket

Sulla via del recupero dopo il crollo nel 2020 a causa della pandemia, l’industria della sponsorizzazione in Italia è cresciuta nel 2022 dell'8,2% rispetto al 2021 - secondo i dati elaborati dalla 22esima Indagine Predittiva “Il Futuro della Sponsorizzazione” realizzata da StageUp e ChainOn - con un valore degli investimenti che ha raggiunto quota 1,085 miliardi di euro.

E nonostante una congiuntura economica sfavorevole e le forti incertezze legate alla guerra in Ucraina ci si attende un'ulteriore modesta crescita degli investimenti fino a 1,102 miliardi di euro (+1,6%) nel corso del 2023 sospinta in particolare dalla crescita di segmenti come la cultura, l'intrattenimento e il sociale.

Così Giovanni Palazzi, Presidente di StageUp: "Il mercato della sponsorizzazione nel 2022 ha continuato la sua ripresa con una crescita molto più marcata nei comparti di ‘cultura e spettacolo’ e ‘sociale’. Lo ‘sport’ però si conferma leader con il 71% degli investimenti complessivi. Nel 2023 il settore sportivo manterrà una sostanziale stabilità grazie alla crescita dell’interesse degli investitori per basket, volley, tennis, golf e atletica di vertice”.

Il risultato del comparto sport, in particolare, ha risentito dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di Calcio e una raccolta legata alle Olimpiadi 2026 non pari alle attese, nonostante la crescia. Leader per raccolta è la Serie A di Calcio (61% di quota sul totale sport) seguita da Serie A di Basket (8%), Serie B di Calcio (6%), Volley Maschile Serie A (4%).

Il ritorno del mercato ai livelli pre-pandemici è previsto dallo studio nel 2026; anche per questo le previsioni che si limitano al 2023 suggeriscono una sostanziale stabilità degli investimenti (-0,5% a 764 milioni di euro). Le altre ragione dicono di complessiva congiuntura economica e dinamiche interne al settore, come una soglia d’accesso ai top club calcistici ritenuta eccessiva da molti investitori e la crisi dello sport dilettantistico.

Rispetto al 2019, anno precedente la pandemia, gli studi hanno rilevato una contrazione dei ricavi da sponsorizzazioni del 70% per le società di base o dilettantistiche, nonostante i provvedimenti governativi sul credito d'imposta del 50% sugli investimenti nel 2022 (come peraltro già negli anni 2020 e 2021). Istat ha stima che nel 2021 solo il 12,7% delle famiglie residenti in Italia (3 milioni 300 mila) ha sostenuto spese per attività sportive (erano il 22,9% nel 2019).