LBA - Sandro Gamba "Questa Olimpia ha davvero l'impronta di Messina"

LBA - Sandro Gamba "Questa Olimpia ha davvero l'impronta di Messina"

Ritorna ancora il grande coach Sandro Gamba con la nuova stagione del campionato italiano a fare le sue considerazioni sull'Olimpia Milano dalle pagine de La Repubblica edizione locale del martedì. Ecco le sue parole.

Scommessa audace: Armani imbattuta fino ai playoff in Italia. Troppo? Già detto in anni passati, quando poi la squadra si dimostrava più che battibile?Vero, verissimo.

Ma va detto che per qualche stagione l'ho vista non perfettamente allenata, non preparata a tutte le situazioni, tatticamente e caratterialmente con qualche lacuna. Cosa che, fino ad ora, tra Supercoppa e prima di giornata di campionato, non ho registrato, anzi. 

Vedo un'Olimpia molto disciplinata. Con un'impronta chiara. Organizzata in difesa, anche nei suoi storici limiti: lato debole, linea di fondo, presenza a rimbalzo. E capace di produrre lì, con sforzo collettivo che fa impressione, i break che spaccano in due le partite.

Insomma, si vede nitidamente l'impronta che sta dando Ettore Messina, dopo la prima mezza stagione di alti e bassi. Vedo il coach incidere ad ogni timeout, vedo trappole difensive e cambi di marcia che sono il marchio delle sue squadre, la capacità di controllare la partitasia che si giochi con le marce intermedie sia ai ritmi altissimi.

Che è l'Olimpia a imporre e non a subire: non appena l'avversario mostra la corda, ecco l'accelerazione e il colpo di grazia.

Il successo a Reggio Emilia è un ulteriore esempio, e dire che gli emiliani hanno un bell'impianto e sono in forma, anche se non sarà questo il test più probante del mondo.

Insomma, l'ambizione del percorso netto, di mantenere l'imbattibilità, per quanto possa valere non è un'utopia: sarebbe un bel record. Rampa di lancio per una stagione europea di alto livello: c'è tutto, roster solido e lungo, il coach migliore in circolazione.

Gigi Datome sta già ricordando a tutti perché è l'azzurro più importante del campionato, ma mi aspetto di più dagli altri italiani "milanesi": alla Nazionale ci penso sempre.

Kyle Hines, stazza da ala e fisico da statua, sarà il compagno e l'allievo ideale di compagni e coach. E vedo già la solidità di Shavon Shields, più completo e più maturo dei tempi di Trento dove poteva fare il bello e cattivo tempo, già a livello di alta Eurolega, da squadra di vertice dove tutti devono giocare per la squadra, e farlo con personalità.

Sul podio per l'Italia, per il momento, metto Venezia ­ sempre consistente, sempre continua col suo impianto di squadra ormai rodato e benissimo allenato da De Raffaele, col mio favorito Stefano Tonut pronto per esplodere definitivamente davanti al talento della Virtus.

Trieste è la mia candidata a sorpresa della stagione. Roma e Fortitudo, per motivi diversi, le potenziali delusioni.