Sport e salute certifica il sorpasso del volley sulla pallacanestro

Per la FIP ci sono più soldi e meno considerazione
27.12.2023 00:14 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Sport e salute certifica il sorpasso del volley sulla pallacanestro

A ridosso del Natale, il consiglio di amministrazione di Sport e Salute ha dato il via libera alla distribuzione dei contributi pubblici ordinari agli organismi sportivi, che già nella passata stagione aveva infervorato il presidente della FIP Petrucci per una disparità di trattamento sfavorevole alla propria federazione. E anche quest'anno, nonostante l'incremento complessivo della somma distribuita che ammonta a 315,7 milioni, quasi 20 in più (+6,7%) rispetto al 2023, la ripartizione non ha premiato tutti gli enti allo stesso modo. Questo perché è stata legata a nuovi principi, focalizzati su merito, innovazione e trasparenza.

In particolare, è stato introdotto un principio di trasparenza che rappresenta una piccola rivoluzione, con l'intenzione di comunicare anticipatamente a febbraio i criteri secondo cui le federazioni saranno valutate per l'anno successivo. Tuttavia, il principio più rilevante rimane quello della meritocrazia. Per la prima volta nella storia, è stato dato un colpo mortale al principio di solidarietà, secondo il quale gli organismi sportivi riuscivano almeno a mantenere lo stesso livello rispetto alla stagione precedente. Oggi, al contrario, prevale il concetto secondo cui "chi fa bene viene premiato".

I contributi sono stati assegnati in due fasi: la prima riflette uno schema del 60% basato sui risultati sportivi, il 30% sull'incidenza della pratica sportiva e il 10% sull'investimento delle risorse federali. Nel secondo round sono stati introdotti nuovi parametri che misurano l'efficienza organizzativa e la pratica sportiva a tutti i livelli.

Per questo motivo, tra le federazioni che hanno ricevuto un aumento rispetto al passato, si distinguono atletica, pallavolo, tennis, basket, arrampicata e scherma. In cifre, il maggiore incremento è stato destinato al calcio (35,8 milioni, -1,04%), seguito da pallavolo (16,5, +13,37%), atletica (15,15, +16,78%), nuoto (14,78, +10,25%), Sport invernali (12,66, +9,57%), tennis (12,2, +12,22%) e basket (10,2, +7,76%). Sorriso a metà dunque per la federazione con sede in via Vitorchiano: più soldi si, ma in quantità e in percentuale ben lontano da quanto è stato destinato al "non concorrente" volley.

Se, forse approfittando delle vacanze natalizie e della disposizione di Sport e Salute sulla chiusura di tutti gli uffici federali fino al 3 gennaio, Gianni Petrucci non ci risulta aver ancora espresso un giudizio sulla ripartizione, è il presidente della Fipav, seconda federazione per contributi ricevuti, Giuseppe Manfredi ad esprimere la propria soddisfazione: "È gratificante sapere che l'impegno della Fipav e della sua struttura sia stato apprezzato dagli organi direttivi" come pure fa Stefano Mei, presidente della Fidal "felice per il riconoscimento dello straordinario momento dell'atletica italiana, capace di ottenere risultati mai raggiunti prima." Paolo Azzi, presidente della Scherma sottolinea la crescita della base di praticanti come motivazione trainante : "È stato riconosciuto il merito di aver ampliato la nostra attività, coinvolgendo una platea sempre più vasta e valorizzando appieno il contenuto del nuovo comma dell'art.33 della Costituzione."