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Frank Vitucci e quell'anno a Varese...

di Redazione Pianetabasket.com

Nell'imminenza di Torino - Varese, Frank Vitucci ripercorre una stagione d'oro fatta alla guida degli odierni avversari con Luca Gandini de La Provincia, di una semifinale scudetto persa contro la Montepaschi Siena in gara 7.

Una stagione finita ai saluti. "Io non me sono andato via a prescindere: c'è stato un concorso di ragioni che non sempre sono state sottolineate a dovere. Se ripenso a quei momenti, ho ancora un po' di amaro inbocca, soprattutto per non essere riuscito a vincere".

Chi di quella Varese a Torino oggi? "Non vorrei fare torto a nessuno, perché tutto quel gruppo aveva qualità importantissime, ma alla fine direi Bryant Dunston: non mi è ancora andato giù il fatto di dover fare a meno di lui per l'ultimo assalto alla vetta». Già, Dunston: «E poi Siena e tutto quello che si è saputo dopo... Non posso non ricordare con rammarico quel finale di stagione, anche se la pallacanestro non ti permette di tornare indietro, in nessun caso. Fu un'annata molto particolare, sia a livello di singoli protagonisti, sia per la squadra in sé, sia per il club. Un finale così brusco, con il mio addio, è stato dovuto a tanti e complessi fattori, e mi dispiace che spesso sia stato parecchio banalizzato".

Varese non si è più ripetuta. "No, non me lo aspettavo nemmeno io. Su Varese non voglio entrare nel merito perché penso che non sia giusto, ma ritengo che le aspettative fossero altre. Torino ha in primis dovuto scontare l'impatto con la serie A cosa diffìcile da digerire. E poi ha avuto tanti problemi in corso d'opera".


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