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Lega A - Cantù vs Torino, Sodini "Ci proveremo senza tirarci indietro!"

di Redazione Pianetabasket.com

Si è tenuta quest’oggi, presso la sala stampa della palestra “Toto
Caimi” di Vighizzolo, la consueta conferenza pre partita di coach
Marco Sodini, capo allenatore della Red October Pallacanestro
Cantù. Il coach viareggino ha presentato il prossimo match di
campionato in programma domenica 25 marzo - palla a due alle
ore 18:00 al “PalaBancoDesio” - contro la Fiat Auxilium Torino,
gara valida per la ventitreesima giornata del campionato di Serie A
PosteMobile. Di seguito le parole dell’allenatore biancoblù:
«Durante la settimana sono stato bello vivace, molto più del solito.
Ho chiesto aiuto alla stampa, ho fatto un appello ai tifosi: questa
con Torino è una partita importante, l’Auxilium è una squadra forte,
lo dico in maniera diretta. Questa gara è un crocevia per noi, anche
se ne mancano ancora otto alla fine. Se vogliamo essere ambiziosi
e competere per obiettivi più grandi di quella che non sia la
salvezza, ovviamente abbiamo bisogno di vincere, senza girarci
intorno. Giochiamo in casa, dopo di questa ci saranno due partite
difficilissime in trasferta a Brescia e Bologna, poi torniamo di nuovo
in casa contro Milano».
AMBIZIONI
«Quella con l’Auxilium è una partita che riveste un significato
particolare anche perché a Torino abbiamo giocato la nostra miglior
partita del girone di andata. Il nostro secondo e terzo quarto di
Torino sono state le nostre migliori prestazioni che siamo riusciti a
produrre, sia difensivamente che offensivamente, compresa la
partita con Milano dei quarti di finale di Coppa Italia. Ho comunque
preparato i miei giocatori al fatto che sarà una partita diversa, di
sofferenza, dove per 40’ avremo la necessità di essere al nostro
massimo. Tutti insieme, coesi, verso l’obiettivo comune che è
essere ambiziosi».
FIAT TORINO, L’AVVERSARIA
«Dal punto di vista strutturale, Torino è una squadra atletica e di
talento. I due playmaker, Garrett e Poeta, sono diversi ma si
somigliano in qualche maniera:
sono entrambi due ottimi creatori di pallacanestro e sono due
leader, uno è un leader tecnico e l’altro emotivo. Nello spot di
guardia hanno Vujacic e Jones che sono due grandissimi tiratori.
Vujacic, talento NBA, è ovviamente un grande finalizzatore. La cosa
che noi riuscimmo a fare all’andata fu quella di non farlo tirare,
anche perché sappiamo che quando alza il braccio fa canestro. In
quel ruolo hanno aggiunto anche un altro giocatore di talento NBA,
Vander Blue. Poi c’è Washington che può giocare sia come “tre” che
come “quattro”, un catalizzatore di energia, tutto quello che c’è da
prendere in un campo di pallacanestro lo prende e lo sa fare. C’è
da attaccare, attacca. C’è da tirare, tira. C’è da prendere i rimbalzi,
li prende. C’è da correre, corre. Hanno poi aggiunto anche Boungou
Colo, giocatore di alto livello arrivato da poco, che ha una
pericolosità perimetrale. Mazzola è un altro giocatore con
pericolosità perimetrale e per chiudere Pelle e Mbakwe sono due
lunghi che danno una dimensione interna. È chiaro che la stagione
di Torino è stata condizionata, nel bene o nel male, da grandi
cambiamenti a livello strutturale: la partenza di Banchi, l’arrivo di
Recalcati e poi adesso quello di Galbiati. Noi abbiamo bisogno di
impattare fisicamente ed emotivamente la partita, non possiamo
accettare di far giocare libera una squadra di così grande talento
come Torino. C’è bisogno di una grande attenzione difensiva».
LA REAZIONE DOPO IL KO DI VENEZIA
«Dopo la partita con Venezia, dove tutto è andato come non
doveva andare, vorrei tanto che la nostra reazione fosse esplosiva.
Per questo ho chiamato a raccolta componenti esterne, i tifosi, è da
martedì che continuo a fare appelli per avere il palazzo pieno. Ed i
numeri degli spettatori dicono che qualcuno si è convinto a venire
nel corso del tempo. Mi sono sentito in dovere, ed in diritto, di
chiedere aiuto adesso che ne abbiamo bisogno. La reazione – di
testa - dei miei giocatori dopo la sconfitta di Venezia è quella che
mi aspettavo. Nessuno di noi vuole ripetere una prestazione di quel
tipo, nessuno di noi vuole ripetere quella partita da qui alla fine del
campionato. Finché avremo la possibilità di ambire a tutti gli
obiettivi possibili, noi ci proveremo, senza tirarci indietro».


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