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LBA - Napoli, Dalla Salda lavora per ottenere "Organizzazione e identità"

di Redazione Pianetabasket.com

Alessandro Dalla Salda, 53 anni, nuovo amministratore delegato del Napoli Basket ha esposto le linee programmatiche del suo compito in una piazza di grande potenziale in una intervista concessa a Cronache di Napoli. Le sue parole.

Metodo di lavoro. "Il mio metodo di lavoro divide in club in quattro aree: ora sto ridisegnando la struttura societaria, ho aggiunto Michela Di Marco che mi aiuterà a 360 gradi. La parola chiave è la velocità: puntiamo ad essere dinamici e coinvolgere sempre più i nostri sponsor."

L'area tecnica. "La scelta del nuovo direttore sportivo è fondamentale. Ne ho sondati tanti, inclusi Gracis, Giofrè e Di Benedetto, ma ora non c'è nessuno che sia vicino ad una scelta definitiva. Perchè chi viene a Napoli deve venire convinto, non farsi turbare da una certa immagine fuorviante delle città o dai fallimenti dei club passati."

E il nuovo coach. "Lo sceglierà il nuovo direttore sportivo, come è giusto che sia. E abbiamo sotto contratto Cesare Pancotto, che a disposizione del club, e valutiamo diversi profili."

Immagina per Napoli un percorso simile alla Reggiana di Kaukenas?. "Quella squadra aveva un blocco forte europeo e a me piace quest'idea anche per la Gevi. Penso anche a qualche giocatore esperto, in grado di prendere per mano lo spogliatoio nei momenti di diffcoltà. A oggi non abbiamo nessun giocatore sotto contratto ma ci sono comunque 2­3 giocatori validi. Poi è chiaro che è una scelta dell'allenatore ma a me piacerebbe anche regalare ai tifosi un giocatore importante, quello che accende la fantasia."

Parole d'ordine. "Organizzazione e anima. Un club che parte dalla società per arrivare alla squadra e non, come è stato prima del mio arrivo, il contrario. Se qualcuno pensa che spareremo le grandi offerte sul mercato si sbaglia. Il nostro obiettivo è costruire un'identità, un'anima, con un marketing importante. Io non sono un carattere facile ma mi piace rischiare. E nel primo anno dobbiamo rischiare."


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