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NBA - Il Re è stanco, un brutto segnale arriva da Boston

di Redazione Pianetabasket.com

L'avevano punzecchiato già da alcuni giorni con la definizione di essere "il giocatore più lento nei playoff", ma ieri sera è sembrato evidente che il combinato disposto dei 33 anni + le 99 partite giocate ininterrottamente da metà ottobre a ora abbiano lasciato un segno anche sul fisico possente di LeBron James.

Che, badate bene, ieri sera ha messo insieme numeri eccellenti per un comune top scorer : 26 punti con il 50% al tiro, 10 rimbalzi, 5 assist ma anche 6 palle perse. Una prestazione statistica abbastanza deludente per lo standard tenuto fino ad ora. Ma l'impressione visiva, sul campo, è stata peggiore: sempre in ritardo nel prendere la posizione difensiva, attacco senza pepe ed esitazione nell'uno contro uno, forzando tiri da fuori improbabili. In più l'asciugamano sul viso segnato dalla fatica quando si è seduto in panchina nel finale di gara.

Impietosa la stampa USA, che gliene ha chiesto conto nella conferenza stampa. LeBron si è difeso così: "Sto bene. Siete voi che mi parlate di fatica. Ho avuto buoni passaggi ma penso che tutti siano stanchi o logori in questa fase della competizione. Cerco sempre di creare e aiutare la squadra a vincere. Abbiamo avuto buoni momenti stasera, abbiamo avuto la nostra occasione, ma non abbiamo creato abbastanza. Non vedo l'ora che ci vediate dare una risposta a tutti in gara 6"

Dal canto suo, Tyronn Lue ha ammesso di aver visto James abbastanza stanco. E lo difende così Marcus Morris: "Ha lavorato molto sui blocchi in difesa. Certo, tutti sanno che deve fare molto per la sua squadra. Le partite arrivano molto velocemente e alla fine anche io sono stanco. Tutti siano stanchi." E senza tempo di recuperare, giocando ogni due giorni. Alla Quicken Loans Arena si gioca domani gara 6, il pubblico dovrà dare una spinta anche al Prescelto.

 

 

 


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