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Tra Gentile e voglia di reagire l'affondo di Banchi contro Sassari: «Non scendiamo al loro livello»

di Alessandro Luigi Maggi

C'è molta rabbia nella pancia del Forum d'Assago dopo la clamorosa impresa di Sassari. Sette punti segnati nell'ultimo quarto raccontano di una Milano incostante, e in grande difficoltà nell'approccio al momento centrale della sfida. Luca Banchi inizia con serenità la sua analisi della sconfitta, prima dell'attacco finale: «Inizio difficile di serie, che ci costringe a metterci subito alla prova: tra 48 ore serve il riscatto». Con un approccio nei 40' totalmente differente: «E' stata una gara che abbiamo ben interpretato solo a tratti. Nel secondo tempo abbiamo perso fluidità in attacco, e il terzo e quarto fallo di Gentile ci ha tolto l'inerzia. Non siamo stati abbastanza bravi a sfruttare i vantaggi a rimbalzo, nei secondi possessi, e alla fine abbiamo sofferto il loro atletismo» Sassari si è rivelato, ovviamente, avversario ben diverso dalla Virtus Bologna: «Se prendono fiducia sono difficili da arginare». E si arriva al primo giudizio sulla giornata di Alessandro Gentile: «Gentile non ha protestato in occasione nel terzo fallo: era solo rabbia e frustrazione dopo un paio di brutte giocate offensive. Da lì a prendersi un quarto fallo la strada è veramento lunga.  Questo ha condizionato la sua partita, e noi non siamo stati abbastanza bravi a ritrovare l'inerzia dei primi 20'». Passaggio dunque all'espulsione finale: «Non ho visto, non so che dire e non ho chiesto spiegazioni. Erano già troppi gli episodi su cui avrei voluto arverne». Ed è infine affondo contro Sassari, pesante e diretto: «Non scendiamo al livello del nostro avversario. Ricordatevi le vigilie delle gare precedenti, dove tutto è stato creato ad hoc. Chi ha memoria corta e non ricorda la finale di Coppa Italia se la rinfreschi: parole, e poi fischi e situazioni in campo. Non pensiamo a questo, concentriamoci suolo sulla partita. Il resta è creato appositamente». 


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