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LBA - Sandro Gamba e la ripartenza dell'Olimpia dopo l'uscita dalla Coppa

di Redazione Pianetabasket.com

Sandro Gamba post eliminazione nei playoff di EuroLeague 2021-22 dell'Olimpia Milano. Torna la rubrica del martedì sulle colonne de La Repubblica edizione Milano, ed ecco le parole del coach.

Ricominciare a dare la caccia allo scudetto, dopo la delusione della coppa. È una sensazione che conosco per averla vissuta sulla mia pelle, più al Simmenthal da giocatore o in panchina che da allenatore a Varese. Anzi, quando facevo il vice di Cesare Rubini, sull'argomento avevamo sempre qualche divergenza: il Principe che non disdegnava l'idea di risparmiare qualche energia in Europa, soprattutto nelle annate in cui le chances di arrivare fino in fondo erano scarse.

E il sottoscritto, di mentalità filo­americana, che insisteva per fare come i professionisti di allora, che giocavano anche due partite in due giorni senza mollarne mezza. Mai mollare niente, provare a vincere tutto, ogni competizione, ogni partita, pure la Coppa Italia. Ettore Messina è della stessa scuola: a Istanbul, nonostante le dichiarazioni della vigilia, la sua Olimpia ci ha provato. Lo abbiamo visto tutti, nonostante l'eliminazione. Ha giocato due partite con la convinzione di fare il colpaccio, ha avuto attributi d'acciaio nonostante le condizioni ostili e le assenze. Non ha fatto calcoli, avrebbe meritato di giocarsela a Gara 5.

Pazienza. Come sopravvivere, allora, alla delusione? Non serve, intanto, un fine stratega per sapere come trasformare la delusione e la voglia di rivincita in benzina mentale per i playoff in campionato. E la speranza di tutti noi che a questa squadra vogliamo bene è che le prossime due settimane siano utili a curare i muscoli, le giunture e le ossa di tutti gli infortunati e i mezzi infortunati che l'Armani si trascina da tutta la stagione, rimettendoli in piedi e in forma il più possibile.

Poi, tra i sostenitori della necessità di qualche giorno di riposo, di stacco dallo stress delle partite per poi tornare mentalmente più freschi, e chi sostiene invece che sia pericoloso spegnere e riaccendere, beh, io sto con questi ultimi. Quando la concentrazione sull'obiettivo va via non sai mai se e quando tornerà. Per cui, credo sia molto più utile stare in palestra, magari con una seduta video o una riunione tattica in più, per tornare sugli errori di esecuzione, per curare i dettagli, per mandare a memoria un nuovo set offensivo, per sottolineare una caratteristica del prossimo avversario.

Questa dev'essere una fase di studio e di cura del dettaglio. Perché lo scudetto, a questo punto, per Milano è un obbligo. Deve vincere, al terzo anno dell'era Messina non ci sono alternative. Anche il coach lo sa. 


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