BCL - Molte squadre spagnole guardano con interesse alla Champions League

BCL - Molte squadre spagnole guardano con interesse alla Champions League

Quando è nata la Basketball Champions League nel 2016, si era interessata e poi iscritta una solo squadra spagnola, il Tenerife. Il CEO della BCL, Patrick Comninos, ha recentemente ricordato che nell'ultima edizione ma anche in quella che verrà le formazioni di ACB interessate sono diventate otto.

Il Lenovo Tenerife, vincitore del 2021-22, ha ricevuto un premio di un milione di euro che ha certamente alleviato la barra dei costi, appesantita dalla assenza di incassi col pubblico a causa della pandemia. Le mosche al miele, il ricco torneo della FIBA piace a tutti.

"Molte squadre mi chiedono della Champions, nel 2016 quando siamo entrati non c'era nessuno, eravamo l'unica squadra spagnola... Ricordo il primo incontro, con tutte le squadre che hanno giocato anche la fase preliminare... eravamo squadre di '80' ed eravamo abbastanza soli. 

Eravamo l'avanguardia, avevamo l'iniziativa e ora ci sono tante squadre che vogliono continuare perché è una grande competizione”, spiega  Aniano Cabrera, il direttore sportivo di Tenerife.

Il merito sportivo. "L'anno scorso in ACB siamo arrivati ​​terzi e avremmo dovuto gareggiare in EuroLeague ma non abbiamo mai ricevuto una chiamata da nessuno. Qui lo guadagni in campo, ci sono tante squadre spagnole che vogliono giocare la Champions League, ma devi guadagnartelo, ciò che è giusto ed è così che viene stabilito.”

Il direttore sportivo del Lenovo Tenerife ha esaltato il format altamente competitivo della BCL, cosa che ha fatto anche Pedro Martínez, allenatore del Baxi Manresa, nelle Final Four: “La Champions League è sempre stata competitiva fin dall'inizio, prima con un altro format con gironi da otto squadre, Top 16 e Top 8 playoff e Final Four… Qualsiasi format va bene, è molto competitivo, ben strutturato e soprattutto: è basato sui diritti sportivi, che è giusto e corretto.”