Bisogna saper.... vincere

Il pensiero del nostro opinioniista Carlo fabbricatore dopo la 9ª di A
Fonte: Carlo Fabbricatore
MarShon Brooks
MarShon Brooks

Nel primo anticipo della nona giornata Varese vince (dopo sei sconfitte) contro Brindisi una partita costellata da una marea di palle perse. Un grave infortunio accorso a Simmons, out per tutta la stagione, ha condizionato la gara e forse la stagione dell’Enel. In conferenza stampa lacrime e toni sommessi dei brindisini per l’infortunio si sono contrapposti a una  caciara esagerata da parte dell’allenatore squalificato di Varese per la vittoria ottenuta sul filo di lana. Chi è uomo di sport  sa quanto sia più difficile saper vincere  che saper perdere:  esternazioni di questo genere sono semplicemente da bandire e da condannare. Purtroppo un’altra brutta figura per Varese, per “merito” del suo staff tecnico che  pur di essere al centro dell’attenzione dimentica la professionalità.
Vogliamo uno sport senza violenza  per poi, anche con l’aiuto dei media, incensare  e giustificare i gesti provocatori degli addetti ai lavori? 
Milano espugna Sassari 112/111. La partita si è giocata su ritmi altissimi e gli attacchi hanno prevalso sulle difese. In fase offensiva  Brooks, Samuels e Kleiza hanno sfoderato una prestazione quasi perfetta. Brooks immenso dopo un periodo non particolarmente brillante, adesso deve confermarsi a questi livelli; Samuels è il miglior centro del campionato con due lunghezze di vantaggio sul secondo; Kleiza ha tirato in modo fantastico anche con i piedi in movimento, potrebbe diventare l’arma letale; Ragland dopo una buona partenza si è spento; Gentile ancora da recuperare fisicamente, sufficiente; Cerella ininfluente; James da recuperare altrimenti potrebbe essere un problema per Euroleague;  Melli lavora per la squadra ma deve essere più incisivo in attacco, da spronare; Moss guerriero, mette dei tiri chirurgici; ultimo Meacham che dopo un inizio da paura contro la difesa aggressiva di Sassari ha fatto egregiamente il metronomo innescando le bocche da fuoco milanesi e segnando tre tiri liberi decisivi. Banchi bravo ad alternare la difesa a uomo e la zona 3/2 per spezzare l’attacco dal ritmo forsennato del Banco: condottiero.
Sassari solita esibizione balistica ma (come in Euroleague) per competere a questi livelli non basta. Ho più volte evidenziato la nuova attitudine difensiva del Banco ma è sempre troppo monocorde, infatti Milano dopo un inizio difficoltoso non ha avuto particolari problemi a saltare la difesa aggressiva fatta di anticipi sui passaggi e raddoppi sul portatore di palla: dimostrazione lampante sono i 111 punti subiti.
Sanders MVP della partita, un sapiente mix di forza e tecnica; Logan a tratti devastante su entrambi i lati del campo: Dyson razzente; Brooks minimo sindacale; De Vecchi volonteroso come al solito; Lawal illegale fisicamente, è l’unico che può competere con Samuels dal punto di vista atletico; Sosa senza infamia e senza lode; Todic come un vaso di porcellana in un cantiere, frantumato dalla forza fisica dei milanesi. Sacchetti deve lavorare su assetti tattici che permettano alla sua squadra di affrontare incontri come questi con più opzioni: troppo prevedibili sia in attacco che in difesa; rimandato.
Reggio da alta classifica; Capo d’Orlando combattiva; Bologna giovane e frizzante; Avellino discontinua; Roma tignosa e solida; Cremona 50 punti, troppo pochi per essere veri; Pesaro sfortunata; Venezia nel quarto periodo stava per buttare una partita già vinta; Cantù ondivaga; Pistoia il miracolo continua con nuovi interpreti, bravo Moretti; Trento a Caserta trova la quinta vittoria con il solito gioco piacevole, bravissimi; Caserta ancora ferma al palo, sempre più Cenerentola.
Miglior italiano: ex aequo Della Valle e Polonara entrambi decisivi per Reggio Emilia.
Miglior straniero: ex aequo Peric Venezia e Brooks Milano, piazza d’onore Samuels Milano e Sanders Sassari.
Miglior allenatore: Banchi per l’ottima gestione della sfida con Sassari.

Buona Pallacanestro a tutti