Buon anno e buona fortuna

Fonte: Roberto Bernardini
Buon anno e buona fortuna

E' proprio il caso di dirlo: Buon Anno e Buona fortuna a tutti. Quello che ci aspetta, per quanto riguarda il basket, è ancora tutto da definire a partire dalla rivoluzione dei campionati appena ristrutturati, ma che non convince per nulla. Stiamo assistendo al classico gioco della fune, chi tira da una parte e chi dall'altra. C'è ancora chi pensa in grande e chi finalmente ha capito che bisogna fermarsi un attimo e ragionarci sopra, mentre noi quotidianamente riceviamo mail dai nostri lettori che vorrebbero anche tra i professionisti un campionato con meno stranieri dando spazio ai nostri virgulti. Troppi giocatori italiani finiscono per fare i professionisti nei campionati dilettanti e qui c'è veramente da mettere a posto diverse questioni che stonano. Tutti hanno il diritto di giocare, giovani e meno giovani, ma come si fa passare da un campionato come la DNA, costruito per dare spazio ai giovani ad entrare in un mondo fatto di regole completamente diverse come la Legadue? Nessun trauma, invece, o comunque minore, per chi dalla Legadue passa alla Serie A. Si voleva mettere un calmiere nei costi e invece scopriamo che la DNB costa di più delle passate stagioni e addirittura ci sono signori giocatori finiti a giocare in DNC continuando a guadagnare lo stipendio soltanto giocando a basket. Una miriade di veri stranieri nei Campionati Regionali, per davvero siamo sopra le possibilità di tante società. Non diciamo il numero di giocatori che finora non hanno visto ancora un becco di un quattrino solo per "pia pietà", ma ricordiamo anche che nella stagione in corso ci sono società che han mollato anche dopo aver iniziato il proprio campionato e ci spaventano i "mini scioperi" passati sotto silenzio in mezzo a tanto caos. La "tecnica furbesca moderna" di fare super squadre in estate promettendo gran soldi, vincendo magari tutte le gare salvandosi anzitempo, per poi non essere di parola e far scappare i giocatori più costosi, è veramente una "schifezza immonda". Dirigenti poco seri che si affidano a presidenti peggio di loro, devono scomparire dal panorama cestistico. Una Federazione seria deve pretendere stessa serietà dai Comitati Regionali che, a loro volta, dovrebbero controllare quelli Provinciali. Insomma, pensiamo che un po' di pulizia bisognerà incominciare a farla senza sconti. Il basket non può divenire uno sport con i saldi per 10 mesi all'anno. Ben venga questo anno bisestile e che porti tanto coraggio a menti sane.