LBA - Stop ai tesseramenti: non c'è rispetto per i soldi (degli altri)

28.12.2019 17:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Stop ai tesseramenti: non c'è rispetto per i soldi (degli altri)

Il grido di dolore degli anni passati lascia il passo all'amara rassegnazione anche di questo fine anno 2019-20. Certe componenti della pallacanestro si sforzano, con notevole impegno, di far aumentare l'interesse verso il nostro sport pianificando partite di campionato e iniziative come la Next Gen Cup durante le ferie fra Natale e Capodanno per sfruttare al meglio lo spazio concesso dal calcio.

FIP e CONI rispondono chiudendo gli uffici per le ferie tra Natale e Capodanno fino al 2 gennaio, così i piani di rafforzamento delle squadre se ne vanno a pallino. Keifer Sykes si allena nella palestra secondaria del Forum, ma l'Olimpia non potrà farlo debuttare fino alla Befana; Trieste ha portato a casa l'importante innesto di Deron Washington, con lo stesso esito. Ma nel frattempo si giocheranno due giornate di campionato, ed è un bel modo di rispettare i soldi degli altri.

Passano gli anni, ma i problemi sono sempre i soliti. Eppure un responsabile dell'ufficio preposto, con un portatile sufficientemente carico dei programmi necessari, potrebbe espletare le pratiche di tesseramento anche da casa sua, tra il panettone natalizio e il brindisi di Capodanno. Anche da una meta caraibica... O è troppo complicato come quello di fornire un database su cui le società possano direttamente controllare l'esito delle squalifiche dei tesserati. Mistero.

Il Medioevo della pallacanestro italiana deve ancora finire, speriamo non finisca prima la pallacanestro.