EuroLeague Women - La Reyer sfiora solo l'impresa contro Orenburg

22.01.2020 23:18 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
EuroLeague Women - La Reyer sfiora solo l'impresa contro Orenburg

Il Nadezhda bissa il successo ottenuto nella gara d’andata giocata all’Orenzburzhje Sport Hall ma l’Umana Reyer sfiora l’impresa dopo aver lasciato ogni stilla di energia sul legno del Taliercio.
Coach Ticchi ritrova Anete Steinberga, lasciata precauzionalmente a riposo nel match contro Palermo e, pertanto, non si riscontra nessuna sorpresa nel suo starting five composto da Anderson, Carangelo, De Pretto, Steinberga e Petronyte al quale il tecnico ospite di chiara origine greca replica con Turner, Shilova, Verameyenka, Tikhonenko e Wheeler.
Wheeler apre i giochi dai 6,75 “ricambiata” da pari distanza da Debora Carangelo. Nuovamente Wheeler e Turner imprimono una brusca accelerata portando Nadezhda sul 3 a 7.
Le “torri” russe rendono difficile il compito di Petronyte e l’Umana Reyer si affida così alle soluzioni dalla lunga distanza, peraltro senza grande fortuna, nel tentativo di aprire le maglie della difesa avversaria. Proprio la lunga lituana di sponda veneziana interrompe l’astinenza offensiva delle orogranata ma, immediata, arriva la risposta delle ospiti che in un “amen” si portano sul 5 a 12. Petronyte è precisa a metà dalla linea dei personali mentre la mano di Wheeler è “bollente” da oltre l’arco. Prima di essere avvicendata da Bestagno, il biondo centro orogranata infila due liberi che valgono l’8 a 15 a poco più di due minuti dal primo buzzer parziale. Macchi trova una tripla “aperta” e subito dopo serve un assist delizioso a Jolene Anderson che deposita. Namok non sfrutta appieno i tre personali concessi dalla terna arbitrale e l’Umana ne approfitta per riavvicinarsi grazie a Gorini che chiude il primo periodo sul 15 a 19.
Fuori misura i primi tentativi su entrambi i fronti in apertura di seconda frazione. Namok sblocca il tabellone mentre l’Umana non “ingentilisce” le proprie percentuali dalla lunga. Steinberga si prodiga con la consueta generosità in difesa nonostante il miss-match a sfavore e una condizione fisica approssimativa. Non potendo contare appieno su uno dei suoi maggiori terminali offensivi, l’attacco lagunare stenta a decollare. Dopo una serie di tentativi a vuoto, finalmente l’ala lettone capitalizza la propria incursione nel pitturato riavvicinando le compagne (17 a 20 a -6,55). La rimonta delle veneziane è nell’aria e De Pretto porta il divario a un solo punto. Nell’azione successiva Tighonenko trova il fondo della retina in modo alquanto fortunoso con la palla che si impenna dopo il contatto con il ferro e si insacca. L’Umana lotta caparbiamente e la tripla di Anderson sancisce la parità assoluta. La formazione di coach Dikaioulakos è in difficoltà di fronte all’intensità delle veneziane e segna il suo primo canestro su azione con Turner.
Jolene Anderson “flagella” da oltre l’arco la zona avversaria per il primo vantaggio (25-24 a -2,12). Wheeler riporta avanti di una sola incollatura i propri colori grazie al suo 12.mo punto personale ma le ragazze di Ticchi sembrano essere ritornate definitivamente in partita e operano il controsorpasso con Carangelo. Il finale di quarto è comunque targato Nadezhda che si porta all’intervallo lungo sul 27 a 30.
Al rientro sul parquet si segna col contagocce e bisogna attendere quasi due minuti e il canestro di Wheeler per muovere il punteggio. Carangelo dalla lunga mantiene a stretto contatto l’Umana ed è ancora Wheeler a folleggiare con le sue incursioni allungando sul 30 a 36 di metà periodo. Il passaggio schiacciato di Petronyte per Anderson è da manuale del basket e consente all’Umana di ridurre il distacco. Verameyenka da sotto e Wheeler, dopo una palla recuperata, operano un nuovo break a favore delle ospiti (32-41 a -3,43). L’Umana sembra accusare la stanchezza dopo gli sforzi compiuti nella prima parte della gara e Wheeler, Shilova e ancora Wheeler spiccano il volo portando sul 49 a 34. Petronyte e Anderson riaccendono le speranze lagunari chiudendo il terzo quarto sul 38 a 49.
Gli ultimi 10′ si aprono all’insegna di Anderson mentre le “sportellate” sotto i cristalli non mancano. Martina Bestagno si “accende” e con quattro punti consecutivi trova il 46 a 51 replicando così a Nizamova.
Razheva e Turner siglano il nuovo parziale a favore del Nadhezda che, nonostante una difesa ai limiti del regolamento, non riesce ad impedire il canestro di Petronyte. Wheeler arriva a quota 27, guadagnandosi la palma di MVP della serata ma l’Umana è ancora viva e grazie all’azione da tre punti di Bestagno si mantiene in linea di galleggiamento. Anderson e Gorini per continuare a sperare (55-59 a -3,09), poi Martina Bestagno infiamma gli spalti mentre l’Umana Reyer si scrolla di dosso la fatica e trova le energie per gettarsi su ogni pallone. Steinberga per la parità assoluta (59-59 a -1,51). A seguire, testa a testa tra Verameyenka e Petronyte e canestro di Turner con l’ultimo possesso nelle mani orogranata. La “dea bendata” non è benevola nei confronti dell’Umana Reyer e l’ultimo tiro di Macchi sulla sirena conclusiva si infrange sull’anello decretando la resa finale.
Le lagunari escono così tra gli applausi dei propri sostenitori e rivolgono da subito la loro attenzione alla prossima trasferta di campionato che le vedrà impegnate nella difficile trasferta di Empoli.

EuroLeague Women: Umana Reyer Venezia – Nadezhda Orenburg 61 – 63

(Parziali: 15-19; 27-30; 38-49)

Umana Reyer: Anderson 17, Bestagno 10, Carangelo 8, Gorini 4, De Pretto 2, Steinberga 4, Petronyte 13, Pastore, Meldere n.e., Penna, Macchi 3 (all. Giampiero Ticchi)

Nadezhda Orenburg: Nizamova 4, Turner 10, Shilova 5, Veremeyenka 4, Tikhonenko 3, Razheva 5, Wheeler 27, Namok 2, Novikova n.e., Medvedeva 3 (all. Georgios Dikaioulakos)

Totali di squadra:
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 15/35, tiri da 3 6/29, t.l. 13/14, rimb. dif. 30, rimb. off. 13, p.p. 11, p.r. 1, assist 19
Nadezhda Orenburg: tiri da 2 14/42, tiri da 3 7/18, t.l. 14/21, rimb. dif. 31, rimb. off. 11, p.p. 8, p.r. 4, assist 14